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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Regioni e Asl

Lazio. Zingaretti firma contratti 2014 con Gemelli e Campus Bio-medico

immagine 13 settembre - Fissati i budget massimi per remunerare la due strutture accreditate con il sistema sanitario regionale. Il limite è di 423 milioni e 610 mila euro per il Gemelli e di 85 milioni e 183mila euro per il Campus Bio-Medico. Zingaretti: "Contratti rappresentano passo in avanti".
Sono stati firmati dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dai rappresentanti del Policlinico Gemelli e del Campus Bio-Medico i contratti con i quali vengono fissati i budget massimi 2014 per remunerare la due strutture accreditate con il sistema sanitario regionale.

Il tetto massimo di fatturato che sarà riconosciuto dalla Regione per il Gemelli è pari a 423 milioni e 610 mila euro. Nella somma sono incluse tutte le voci che compongono il finanziamento e cioè ricoveri per acuti, specialistica, riabilitazione, prestazioni Apa. In base al contratto il Gemelli contribuirà con il 30% delle sue prestazioni al piano per abbattere le liste di attesa mettendole a disposizione ogni settimana del Recup regionale.

Per quanto riguarda il Campus Bio-Medico il tetto massimo di prestazioni che la Regione acquisterà nel 2014 dalla struttura di Trigoria sarà di 85 milioni e 183mila euro. Anche in questo caso la il policlinico si impegna contrattualmente a mettere a disposizione del Recup anche ogni settimana il 30% del totale delle prestazioni prodotte cosi come previsto dal piano regionale per il governo e riduzione delle liste di attesa. Policlinico Gemelli e Campus Bio-Medico presenteranno le proprie fatture esclusivamente con il formato elettronico.

“I due contratti firmati oggi oltre a garantire alle due importanti strutture del sistema sanitario regionale, tranquillità gestionale al management e serenità ai medici ed a tutto il personale che vi lavora – spiega Zingaretti – rappresentano un ulteriore passo in avanti nel rapporto con i soggetti accreditati. Per la prima volta infatti strutture non pubbliche si fanno carico di dare il loro contributo per risolvere una delle emergenze della sanità del Lazio e cioè le liste di attesa, prevedendo come norma contrattuale la messa a disposizione ogni settimana del sistema Recup il 30% delle totale delle prestazioni. E il segno che nella sanità del Lazio sta avvenendo  un cambiamento profondo nel senso di una assunzione di responsabilità  da parte di tutti gli attori del sistema”.
 
13 settembre 2014
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