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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Regioni e Asl

Piemonte. Ticket per reddito: esenzione fino al 31 marzo 2016

di Marzia Caposio
immagine 30 marzo - I cittadini in possesso del certificato di esenzione con il codice E02, disoccupati e lavoratori in mobilità, dovranno recarsi alla propria Asl di riferimento per l’eventuale rinnovo del certificato. La Regione ha infatti comunicato che, considerata l’estrema variabilità della condizione, la proroga non è automatica.
Anche quest’anno, la Regione Piemonte ha prorogato al 31 marzo 2016 la validità le attestazioni di esenzione per reddito, già rilasciate dalle Aziende sanitarie locali.
 
Ricordiamo che le categorie che usufruiscono dell’esenzione sono:
- cittadini con meno di 6 o più di 65 anni, con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro, (codice E01);
- cittadini titolari o a carico di altro soggetto titolare, di assegno (ex pensione) sociale, (codice E03);
- cittadini titolari o a carico di altro soggetto titolare, di pensione al minimo, con più di 60 anni e reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico, (codice E04);
- residenti in Piemonte compresi tra i 6 e i 65 anni di età con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro- codice (E05)- compartecipazione alla spesa farmaceutica.

I cittadini in possesso del certificato di esenzione con il codice E02, disoccupati e lavoratori in mobilità, dovranno recarsi alla propria Asl di riferimento per l’eventuale rinnovo del certificato. Considerata l’estrema variabilità della condizione, la proroga non è automatica. La Regione ha ricordato che permane la responsabilità dell’assistito a non usufruire dell’attestazione di esenzione all’atto della prescrizione nel caso di modifica delle proprie condizioni reddituali o di stato civile che determinano la perdita del diritto, pena l’applicazione delle sanzioni anche penali previste in merito.

La comunicazione è stata inoltrata a tutte le Aziende sanitarie regionali, ai presìdi e alle case di cura e strutture sanitarie accreditate con il Servizio sanitario nazionale. 

Marzia Caposio
30 marzo 2015
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