toggle menu
QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Regioni e Asl

Piemonte. Urologia, specialisti al centro commerciale per offrire un consulto

immagine 8 luglio - Sono stati circa 50 i cittadini che ieri, al centro commerciale “Gli ordi”, si sono avvicinati allo stand degli urologi dell’Asl di Biella per chiedere informazioni sulle patologie uro-genitale maschile. Le domande più frequenti quelle sulle malattie della prostata e sulla disfunzione erettile.
Circa 50 visitatori del centro commerciale “Gli Orsi” si sono rivolti ieri, martedì 7 luglio, agli specialisti urologi dell’ASL di Biella che hanno fornito informazioni sulle patologie dell’apparato uro-genitale maschile, nell’ambito del quarto appuntamento de “La salute prima di tutto”. Questo ciclo di sette incontri è organizzato dal centro commerciale in collaborazione con l’ASL di Biella, proprio per sensibilizzare la popolazione su alcune delle patologie più diffuse e sull’importanza della prevenzione.

Per l’occasione erano presenti Mauro Silvani, Direttore facente funzione dell’Urologia dell’ASL BI e il dirigente medico Sabino Quaranta che hanno anche distribuito opuscoli informativi sulle malattie dell’apparato uro-genitale maschile e sui servizi offerti dall’Azienda Sanitaria Locale di Biella. “Diverse persone si sono rivolte al nostro stand e soprattutto di diverse fasce di età - spiega Silvani -. Alcune mamme hanno chiesto informazioni anche rispetto a problemi uro-genitali di natura pediatrica”
 
Ai maschi adulti, gli specialisti hanno spiegato quanto l’urologo sia protagonista della loro salute, soprattutto dopo i cinquant’anni di età, quando sono elevate le possibilità di sviluppare, per esempio, una ipertrofia prostatica, cioè un ingrossamento della prostata che può portare ad una ostruzione delle vie urinarie. Questa condizione, oltre a creare notevoli disturbi, come la necessità di urinare frequentemente anche nelle ore notturne, può in alcuni casi incidere pure sulla sfera sessuale. Il personale medico ha ricordato quanto sia “importante per l’uomo dopo i 45 anni di età (e sopra i 40 per chi ha familiarità per tumore della prostata) sottoporsi una volta all’anno al dosaggio della proteina prostatica PSA, che avviene con un semplice prelievo di sangue e che consente di individuare precocemente alterazioni del funzionamento della ghiandola e di diagnosticare l’eventuale presenza di tumore”. Sul fronte della diagnosi e del trattamento di patologie tumorali della prostata, gli specialisti hanno sottolineato come le moderne tecnologie e le terapie a disposizione hanno consentito negli anni notevoli passi avanti. “Il trattamento del cancro prostatico oggi risulta infatti sempre più gestibile e guaribile, anche con rimedi conservativi, dunque senza dover ricorrere all’intervento chirurgico per l’asportazione della ghiandola”.
8 luglio 2015
© QS Edizioni - Riproduzione riservata