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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Regioni e Asl

FVG. Era direttore generale ma non aveva i requisiti. Giuliana Bensa perde l'incarico all’Egas

immagine 28 settembre - Era stata nominata  nel dicembre 2014. Ora è stata cancellata dalla lista dei direttori generali della Sanità. Colautti (Area Popolare/Ncd): “Giunta scelse con leggerezza. Errore che rallenterà la riforma della sanità”. Riccardi (FI): “Centinaia di milioni in mano a chi non aveva i requisiti”.
"La Giunta regionale, a seguito di istruttoria condotta dagli uffici che hanno accertato la mancanza dei requisiti previsti dalla normativa vigente, ha deliberato la cancellazione dalla lista dei direttori generali della Sanità dell'attuale direttore dell'Egas-Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, con conseguente decadenza dall'incarico". A darne notizia è una nota della Giunta dell’Emilia Romagna, che annuncia così la fine del mandato affidato a dicembre 2014 a Giuliana Bensa.

Una nomina avvenuta, secondo il presidente del gruppo di Area Popolare/Ncd in Consiglio regionale, Alessandro Colautti, con troppa “leggerezza” e che ora “sicuramente ritarda la messa a regime della riforma della sanità?”. Colautti ricorda che “assieme al centrodestra e al M5S, avevo chiesto proprio una audizione in Commissione della dirigente rimossa per conoscere che fine aveva fatto l'ente sotto la sua direzione. La preoccupazione era legittima perché proprio da quella struttura, che è il cuore della riforma, non arrivavano segnali. A questa situazione - conclude Colautti-, che necessita dei dovuti chiarimenti, si aggiunge il fatto che c'è chi pensa che manager provenienti da fuori regine senza titoli siano migliori di manager regionali con titoli. E' evidente che non è così”.

Critiche anche da parte del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi. "Adesso voglio sapere che ne sarà di tutti gli acquisti di beni e servizi fatti da chi non aveva i titoli". Per il capogruppo di FI "aver messo nelle mani di chi non ha i requisiti centinaia di milioni euro di beni e servizi in sanità” è stata “una scelta da irresponsabili".
 
28 settembre 2015
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