“È in atto un tentativo di trasferire sui lavoratori le responsabilità gestionali che hanno prodotto i deficit di bilancio”. Per questo la Cgil Fp, la Cisl Fp e Uil Fpl hanno deciso ieri, nel corso della giornata di protesta contro la disdetta del contratto di lavoro da parte della Fondazione, di disdettare a loro volta l’accordo regionale firmato l’11 novembre 2013 “convinti che se non ci crede più Fondazione, non si possa approfittare ulteriormente del senso di responsabilità sin qui dimostrato dai lavoratori”.
A riferirlo è una nota dei sindacati, dopo la conferma da parte della Fondazione Don Gnocchi della disdetta del contratto che riguarda 5.500 lavoratori. “Lavoratori che a seguito dell’accordo dell’11 novembre 2013 da due anni stanno prestando orario aggiuntivo non retribuito e rinunciando a due giornate di ferie annue, convinti di voler contribuire al rilancio della struttura ed al salvataggio della Fondazione”. Ma, secondo i sindacati, la Fondazione Don Gnocchi “ha dimostrato di non saper capitalizzare al meglio le risorse che gli sono state messe a disposizione dalle OO.SS e dai lavoratori e pensa male a voler procedere unilateralmente su posizioni di rottura, dove troverà una decisa presa di posizione di Cgil Cisl e Uil categoriali”.
Per i sindacati “l’azione gravissima messa in atto da Fondazione rischia adesso di far precipitare nella crisi totale una realtà del sistema sociosanitario lombardo fatto di valori sociali, umani e religiosi”.
Per i sindacati “serve recuperare il senso di responsabilità smarrito nelle ultime settimane dalla direzione per trovare le risposte giuste ai problemi complessi che devono essere affrontati. Fino ad allora – avvertono - la nostra mobilitazione continua”.