Il Piano della Salute 2011-2013 della Regione siciliana, dopo un vuoto lungo oltre dieci anni (l'ultimo piano risale al 2000), traccia le linee di sviluppo programmatiche e articola l'offerta dei servizi in un sistema di rete esteso in modo capillare a tutto il territorio regionale.
Approvato ieri dalla Commissione Sanità dell'Ars, è uno “strumento flessibile di programmazione degli interventi” poiché e' suscettibile di aggiornamenti, approfondimenti ed integrazioni in relazione ad eventuali esigenze sociosanitarie emergenti o a nuove disposizioni normative.
Da un lato promuove il territorio quale sede primaria di assistenza e di governo dei percorsi sanitari con la realizzazione di un sistema che costituisca un forte riferimento per la prevenzione, la cronicità, le patologie a lungo decorso e la personalizzazione delle cure; dall'altro, pone le condizioni per la riqualificazione dell'assistenza ospedaliera puntando all'appropriatezza dei ricoveri, dall'acuzie alla riabilitazione, fino alla lungodegenza.
Il Piano si articola in quattro sezioni principali. La prima, "
Analisi di contesto", comprende un approfondimento del profilo demografico, biostatistico, epidemiologico e socio-economico della popolazione siciliana distribuita nelle nove province, finalizzata all'individuazione del fabbisogno di salute. La seconda sezione, "
La risposta di salute in Sicilia", mette in evidenza la rilevanza strategica, sia dal punto di vista sociale che sanitario, dell'attività di prevenzione nei diversi ambiti specialistici, compresi quelli alimentare, veterinario e dell'ambiente. Prevede una parte dedicata alla centralità del territorio con la riorganizzazione dell'assistenza primaria, il potenziamento della rete assistenziale territoriale e l'implementazione di più qualificati modelli di cura per la gestione delle cronicità e la continuità assistenziale. Viene dato inoltre rilievo alle tematiche relative all'integrazione sociosanitaria includendo la non autosufficienza, le disabilità e gli immigrati, le politiche del farmaco, la nuova configurazione dell'offerta ospedaliera secondo il principio delle reti integrate e l'applicazione del modello "hub & spoke", le innovazioni del sistema di emergenza-urgenza e l'assistenza nelle isole minori.
La terza sezione, "
Aree prioritarie di intervento", delinea specifici ambiti di intervento in aree di peculiare interesse quali la salute della donna e del bambino, l'area oncologica, l'area cardiologica, le neuroscienze, la gestione del politraumatizzato, l'area dei trapianti e il Piano sangue, l'area della salute mentale e le dipendenze. Per ciascuna area viene trattato l'intero percorso assistenziale.
La quarta sezione, "
Qualità, ricerca e sviluppo", infine, affronta temi trasversali ai vari ambiti specialistici, di fondamentale importanza per la riqualificazione del sistema sanitario e per la sua misurabilità, tra i quali si annoverano il miglioramento della qualità, il governo clinico e la sicurezza dei pazienti, la
formazione degli operatori, la comunicazione/consenso informato, la ricerca e la programmazione degli investimenti nonché le modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni inerenti l'attuazione del Piano.