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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Regioni e Asl

Toscana. Scaramuccia: “A Montelupo avviato percorso di superamento dell’Opg”

immagine 6 aprile - Queste le dichiarazioni dell’assessore al diritto alla Salute dopo la visita di ieri mattina presso l’ospedale psichiatrico giudiziario toscano che, attualmente, ospita 158 persone, di cui la maggior parte provenienti da altre zone del Paese. Scaramuccia ha proposto un patto con le altre Regioni "per agevolare la presa in carico dei propri cittadini, accogliendoli secondo le necessità terapeutiche individuali”.
“Il necessario percorso di superamento dell’ospedale psichiatrico giudiziario è già avviato, e noi vogliamo accelerarlo. A tal fine risulta prioritario individuare un iter sanitario che consenta a ciascun paziente di costruirsi un futuro compatibile con il proprio stato di salute e di autonomia. Inoltre è fondamentale raggiungere accordi con le varie Regioni, per agevolare la presa in carico dei cittadini nelle proprie zone di origine”. Queste le parole dell’assessore alla Salute, Daniela Scaramuccia, a seguito della visita di ieri mattina presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo.

Attualmente l´Opg di Montelupo ospita 158 persone: 48 toscani, tutti gli altri provenienti da altre regioni, prevalentemente Liguria, Sardegna, Umbria. Molto veloce il turn over: nel 2010 gli ingressi sono stati 142, le uscite 140; nel primo trimestre 2011, 29 gli ingressi, 43 le uscite. Il personale sanitario è formato da  11 psichiatri (di cui 3 dirigenti), 10 medici, 24 infermieri (10 dipendenti e 14 libero professionisti a convenzione con parcell a oraria), 2 tecnici della riabilitazione psichiatrica, 3 educatori, un tecnico di radiologia, e 3 operatori sanitari.

“Proponiamo un patto, un piano comune con le altre Regioni – ha detto l’assessore –. Noi continuiamo ad ospitare nella struttura di Montelupo i pazienti provenienti da altre Regioni del bacino interregionale, ma queste si devono impegnare, al momento delle dimissioni, ad accogliere i propri cittadini in loro strutture e comunità di accoglienza, secondo le necessità terapeutiche individuali”. Scaramuccia ha infine ribadito la necessità di definire in tempi brevi i contenuti di un percorso sanitario per i cittadini internati, che coinvolga tutte le professionalità e le strutture socio-sanitarie presenti sul territorio.
 
6 aprile 2011
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