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QS Edizioni - giovedì 16 maggio 2024

Regioni e Asl

Lazio. Consiglio regionale approva nuova legge su accreditamenti e Irccs Tor Vergata

immagine 22 aprile - Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 35 voti a favore, 5 astenuti e 6 contrari, la proposta di legge n. 167, di iniziativa della Giunta regionale, su "Disposizioni urgenti in materia sanitaria". Tra le norme prorogati i termini per gli accreditamenti di circa 1.000 strutture private, predisposto avvio in deroga per le case di cura firmatarie di accordi di riconversione dei posti letto delle nuove attività in accreditamento e promozione per la trasformazione  del Policlinico Tor Vergata in Irccs.
Con la nuova legge (vedi testo licenziato dalla Commissione sanità e approdato in Aula)approvata il 20 aprile vengono prorogati i termini sia per l’integrazione/ripresentazione delle domande sia per il rilascio dei singoli provvedimenti di conferma dell’autorizzazione; le case di cura firmatarie di accordi di riconversione dei posti letto possono avviare in deroga le nuove attività in accreditamento a decorrere dalla data di presentazione delle domande;  attraverso la società in house Lait Spa, la Regione Lazio fornirà una piattaforma informatica allo scopo di consentire l’autocertificazione in via telematica dei requisiti richiesti alle strutture private per essere accreditate; viene introdotto un sistema elettronico con cui i cittadini possono esprimere valutazioni sui servizi; le strutture private sono inserite nel sistema di prenotazione del Recup regionale e promuove la trasformazione a Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) della "Fondazione Ptv - Policlinico Tor Vergata".
Le nuove norme vengono introdotte attraverso una serie di modifiche alla legge finanziaria regionale per l'esercizio 2008, all'assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2010-2012 e alle disposizioni collegate alla legge finanziaria regionale per l'esercizio finanziario 2011.
Il voto finale è arrivato dopo un lungo dibattito in Aula. Dei 239 emendamenti presentati a inizio seduta da una parte dell'opposizione, alcune proposte sono state accolte dalla Giunta attraverso sei subemendamenti aggiuntivi: l'introduzione di un termine ultimo per gli accertamenti legati alle procedure di rilascio degli accreditamenti; un regolamento sul servizio di assistenza domiciliare; criteri di trasparenza e pubblicità sull'esito degli accertamenti effettuati e sulle strutture accreditate; l'inserimento delle strutture private accreditate all'interno del sistema Recup; la salvaguardia di tutti i contratti, anche atipici, attualmente in essere presso la "Fondazione Ptv - Policlinico Tor Vergata".
La legge entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Lazio.
I commenti. Secondo la presidente della Regione, Renata Polverini “non si tratta di una sanatoria né un condono ma vogliamo mettere a punto il sistema regionale del Lazio. È una norma transitoria che serve per regolarizzare ciò che ho trovato e che per troppi anni è rimasto nel cassetto. Ringrazio il consiglio per questo atto di responsabilità. È la prima volta che nel Lazio si procede con una norma che consente di accreditare le strutture private: si è sempre accreditato in via provvisoria”. Le opposizioni non sono state unite. Il Pd si è asetnuto, mentre Fds, Lista Bonino, Sinistra ecologia e liberta e Idv hanno votato contro. “Siamo alle prese con una legge che ha il solo obiettivo di soddisfare le richieste dei grandi imprenditori della sanità privata, travalicando anche quelle stesse regole che la Regione Lazio ha imposto alla sanità pubblica regionale”, ha commentato Luigi Nieri, capogruppo di Sel. Per l'Italia dei Valori, Giulia Rodano e Vincenzo Maruccio hanno affermato: “I nostri emendamenti hanno migliorato molti aspetti della proposta di Giunta, e hanno stretto le maglie di quella che però resta una vera e propria sanatoria, con tanto di norme ad hoc che consentono ad alcuni privati di derogare ai principi di riorganizzazione della rete che Renata Polverini ha imposto. Ma l'accreditamento avrebbe meritato una normativa non così equivoca. Con questa leggina infatti la Regione proroga di 6 mesi i termini di ricezione delle domande di accreditamento”.
22 aprile 2011
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