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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Regioni e Asl

Emilia Romagna. Progetto prevenzione malattie cardiovascolari: le Case della Salute coinvolte salgono da 4 a 15

immagine 29 marzo - Il percorso inizia, dopo la lettera di invito, nelle Case della Salute interessate dove la persona svolge con l’infermiere di riferimento un colloquio informativo sulle condizioni cardiovascolari pregresse e su comportamenti e stili di vita, vengono misurati indice di massa corporea, pressione arteriosa, circonferenza vita. 
L’obiettivo è prevenire infarto, ictus e malattie croniche come il diabete e prevede la presa in carico delle persone per favorire scelte consapevoli e stili di vita sani. Si chiama Progetto regionale per la lettura integrata del rischio cardiovascolare nelle Case della Salute, un percorso di presa in carico dell’Emilia-Romagna che in questi giorni viene esteso ad altre 11 strutture (dalle precedenti 4), coprendo ora tutte le province e sviluppando ulteriormente una delle priorità del Piano regionale della prevenzione 2015-2018.

Il progetto si rivolge a uomini di 45 anni e a donne di 55, contattati attraverso infermieri e medici di famiglia coinvolti nel progetto. La diversa età è dovuta al fatto che secondo le evidenze scientifiche il rischio cardiovascolare della donna pareggia quello dell’uomo solo dopo la menopausa.
Il percorso inizia, dopo la lettera di invito, nelle Case della Salute interessate dove la persona svolge con l’infermiere di riferimento un colloquio informativo sulle condizioni cardiovascolari pregresse e su comportamenti e stili di vita, vengono misurati indice di massa corporea, pressione arteriosa, circonferenza vita. Sulla base di esami di laboratorio (glicemia, trigliceridi, colesterolo) si identificano profilo di salute e grado di rischio cardiovascolare.

Dopo la valutazione medico-infermiere, si organizza un secondo colloquio: alle persone senza fattori di rischio vengono dati consigli su sani stili di vita, in presenza di fattori di rischio le persone vengono orientate alla rete territoriale dei centri: antifumo, medicina dello sport, consulenza nutrizionale, disassuefazione dall’alcol. A coloro che sono sedentari, fumatori, forti consumatori di alcol, con un’alimentazione povera di frutta e verdura vengono proposti interventi di counseling per influenzare positivamente lo stato di salute e prevenire così le malattie cardiovascolari. A distanza di 1 anno vengono effettuati controlli sulle condizioni di salute e sugli stili di vita.

Ora diventano 15 le strutture coinvolte in tutte le Aziende Usl e tutte le province dell’Emilia-Romagna. I medici di famiglia sono 141 e le persone inserite nel percorso 3.135 (1.642 uomini e 1.493 donne). Le Case della Salute sono a Bobbio (Piacenza), Bedonia, Busseto, Collecchio, Colorno (Parma), Montecchio e NCP Carpineti (Reggio Emilia), Cavezzo (Modena), Budrio (Bologna), Ferrara, Predappio (Forlì-Cesena) che si aggiungono a quelle di Castel San Pietro (Imola, provincia di Bologna), Valsavio (Forlì-Cesena), Brisighella (Ravenna), Bellaria (Rimini).

Fare attività fisica regolare e ogni giorno, smettere di fumare, limitare il consumo di bevande alcoliche, abituarsi a un alimentazione con meno grassi animali e zuccheri e con più frutta fresca, verdure, ortaggi, pesce. A sostegno del progetto, il Servizio sanitario regionale ha realizzato un opuscolo con informazioni utili per favorire uno stile di vita salutare che previene le malattie cardiovascolari e aiuta a vivere meglio. L’opuscolo è uno strumento per favorire scelte consapevoli il prima possibile e iniziare presto l’attività di prevenzione mantenendo centrale, nel processo di cura, il rapporto con i medici di famiglia.
 
29 marzo 2016
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