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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Regioni e Asl

Lazio. Eastman, Cgil, Cisl e Uil: “Nuovi tagli, Regione non rispetta impegni”

immagine 26 maggio - I sindacati contro “la chiusura della degenza” da parte della Direzione  Aziendale del Policlinico Umberto I, con cui l’Eastman è stato fuso a partire dallo scorso gennaio. “C’era un protocollo di intesa ed è stato disatteso”, denunciano i responsabili aziendali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che chiedono “interventi rapidi concreti" di Zingaretti.
“Ancora una volta la riorganizzazione della rete sanitaria laziale si realizza con un taglio ai servizi di assistenza ai cittadini”. Ad affermarlo sono, i una nota, i responsabili aziendali dell’ Azienda Policlinico Umberto I Fp Cgil, Francesco Fabetti, Cisl Fp, Claudio D’Angelo, e Uil Fpl, Fabio Ferrari che denunciano “la chiusura dei posti letto nell’Ospedale G. Eastman da parte della Direzione  Aziendale del Policlinico Umberto I. La chiusura della degenza comporta una conseguente riduzione dei servizi come la pre-ospedalizzazione e l’attività di camera operatoria”, spiegano i sindacalisti ricordando che l’Ospedale G. Eastman dal 1 gennaio 2016 è stato trasferito alle dipendenze del l’ Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I.

“In quella occasione – proseguono - , proprio per garantire tutte le attività assistenziali che venivano svolte all’interno dell’Ospedale G. Eastman, già centro di eccellenza Odontoiatrico della Regione Lazio, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra la stessa Regione Lazio, le direzioni Aziendali ( Policlinico Umberto I e ex ASL Roma A) e le Organizzazioni Sindacali. Ad oggi appare evidente che lo stesso protocollo è stato disatteso dalla Direzione Aziendale del Policlinico ed anche dalla Regione Lazio che è deputata a vigilare sulla riorganizzazione della rete assistenziale stabilita all’interno dei piani operativi  2014/2016. E’ evidente,  che gli annunci dello stesso Presidente della Regione Lazio, nei quali si dichiara una più efficace ed efficiente sanità laziale, basata sulla riorganizzazione della rete assistenziale,  sono rivolti solamente ai tagli dei  servizi  ai cittadini”.

Fabetti, D’Angelo e Ferrari si dicono “fortemente preoccupati  per la cittadinanza della capitale e di tutti gli utenti che si rivolgono ad un polo di eccellenza, che da oggi, non vengono più garantite le principali attività di assistenza. Gli slogan e le inaugurazioni servono a poco quando vediamo che si chiudono intere attività assistenziali”. E chiedono “interventi rapidi concreti da parte del Presidente della Regione Lazio” Nicola ZIngaretti.
26 maggio 2016
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