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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Regioni e Asl

Rossi alla Fondazione Turati: “Pronti a favorire il vostro allargamento”

immagine 5 ottobre - Il presidente è intervenuto al cinquantesimo anniversario della Fondazione, affermando che lo stato sociale deve essere cosa pubblica ma affiancato da iniziative come quella della Turati in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. “Ma il mutualismo non deve scaricarsi sulle associazioni e sul volontariato”, ha precisato.
“Siete una parte importante dello stato sociale della Toscana e la Regione è disponibile a favorire il vostro allargamento e il vostro insediamento anche a Firenze”. Con queste parole il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha salutato il Cinquantesimo della Fondazione Filippo Turati onlus celebrato nella struttura di riabilitaziine e cura di Gavinana, sulla montagna pistoiese.

Rossi ha risposto così alla sollecitazione dell'ex assessore fiorentino Graziano Cioni, che della Fondazione è neo consigliere di amministrazione. Nel futuro della Fondazione, annuncia una nota della Regione, “potrebbe esserci quindi una nuova sede che si aggiungerebbe a quelle di Gavinana, Pistoia, Vieste e Zagarolo”.

Secondo il presidente Rossi lo stato sociale deve essere cosa pubblica ma va affiancato da iniziative come quella della Turati in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. “Tra questi - ha aggiunto Rossi - c'è quella rappresentata dalla non autosufficienza e dalla conseguente necessità di assistere i lungodegenti per la quale sarebbe necessaria una legge che istituisca un fondo nazionale basato sulla mutualità e sul sistema assicurativo, un beneficio di cui godono già 400.000 toscani”.

Il presidente ha precisato che ciò non deve comportare un taglio alla spesa sociale né a quella sanitaria “perché il mutualismo non deve scaricarsi sulle associazioni e sul volontariato” e “va garantito il carattere universalistico dell'assistenza”.

Rossi ha parlato della riforma sanitaria come della “più importante riforma sociale e socialista fatta in Italia e degli ideali socialisti di Turati e della sua idea di progresso lineare, oggi purtroppo cambiata con linee di progresso e di arretramento come nel caso dello sfruttamento del lavoro e del caporalato o dei diritti delle donne immigrate provenienti da Paesi di fede islamica”. E, rivolto al presidente della Fondazione Turati, Nicola Cariglia, ha concluso con i complimenti per ciò che i fondatori sono riusciti a fare, “.un successo niente affatto scontato”.
5 ottobre 2016
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