“Siete una parte importante dello stato sociale della Toscana e la Regione è disponibile a favorire il vostro allargamento e il vostro insediamento anche a Firenze”. Con queste parole il presidente della Regione Toscana,
Enrico Rossi, ha salutato il Cinquantesimo della Fondazione Filippo Turati onlus celebrato nella struttura di riabilitaziine e cura di Gavinana, sulla montagna pistoiese.
Rossi ha risposto così alla sollecitazione dell'ex assessore fiorentino
Graziano Cioni, che della Fondazione è neo consigliere di amministrazione. Nel futuro della Fondazione, annuncia una nota della Regione, “potrebbe esserci quindi una nuova sede che si aggiungerebbe a quelle di Gavinana, Pistoia, Vieste e Zagarolo”.
Secondo il presidente Rossi lo stato sociale deve essere cosa pubblica ma va affiancato da iniziative come quella della Turati in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. “Tra questi - ha aggiunto Rossi - c'è quella rappresentata dalla non autosufficienza e dalla conseguente necessità di assistere i lungodegenti per la quale sarebbe necessaria una legge che istituisca un fondo nazionale basato sulla mutualità e sul sistema assicurativo, un beneficio di cui godono già 400.000 toscani”.
Il presidente ha precisato che ciò non deve comportare un taglio alla spesa sociale né a quella sanitaria “perché il mutualismo non deve scaricarsi sulle associazioni e sul volontariato” e “va garantito il carattere universalistico dell'assistenza”.
Rossi ha parlato della riforma sanitaria come della “più importante riforma sociale e socialista fatta in Italia e degli ideali socialisti di Turati e della sua idea di progresso lineare, oggi purtroppo cambiata con linee di progresso e di arretramento come nel caso dello sfruttamento del lavoro e del caporalato o dei diritti delle donne immigrate provenienti da Paesi di fede islamica”. E, rivolto al presidente della Fondazione Turati,
Nicola Cariglia, ha concluso con i complimenti per ciò che i fondatori sono riusciti a fare, “.un successo niente affatto scontato”.