"Migliori cure significano minori costi; in altre parole, la qualità costa meno in sanità perché non comporta azioni inappropriate che, inevitabilmente, si traduce in un costo inutili". Così l’assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, è intervenuto alla presentazione dei dati raccolti in un anno di attività del progetto QuADRO, un’iniziativa promossa dalla Giunta, che ha visto il coinvolgimento di 6 Asl (Cremona, Brescia, Milano 1, Milano 2, Lodi e Lecco) e di quasi mille medici di Medicina Generale, nella definizione di una gestione appropriata dei percorsi di salute per pazienti affetti da Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) attraverso la corretta diagnosi e terapia.
"La Lombardia ancora una volta - ha commentato Bresciani - è motore di sviluppo tecnologico e di conoscenza: questo progetto, da noi avviato nel 2008, è un processo e quindi una conquista di saperi, un passo avanti importantissimo per lo studio della cronicità".
Tra le principali novità emerse dalla presentazione dei dati c'è una massiccia sottoutilizzazione della spirometria che, se usata come dovrebbe, potrebbe contribuire a dare maggiore chiarezza nell'individuazione e nella conferma di diagnosi di casi di pazienti affetti da Bpco le cui cure richiedono farmaci costosi per evitare riacutizzazioni e ricoveri.
"Se il paziente è aiutato nel conoscere la sua patologia sa cosa deve fare per curarla - ha concluso Bresciani - ed evita ricoveri che spesso sono inappropriati".