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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Regioni e Asl

Vaccini. Il Comune di Trieste stabilisce l’obbligo per accedere agli asili

immagine 30 novembre - “Le vaccinazioni a Trieste sono scese sotto la soglia di sicurezza” e “sono i Sindaci e le Giunte comunali che devono avere il coraggio di fare le scelte, esercitando le proprie prerogative e senza tentennamenti in attesa di provvedimenti calati dall’alto”, spiega il sindaco Roberto Dipiazza. Telesca: “La Giunta in prima istanza vuole percorrere la strada dell'informazione. Già convocato l’Ordine dei Medici”.
“Trieste è il primo Comune d’Italia a stabilire le vaccinazione obbligatorie dei bambini per accedere agli asili, e mi auguro che ciò venga preso come esempio anche in altre realtà nell'interesse dei bambini e cittadini”. L’annuncio arriva su Facebook da sindaco Roberto Dipiazza, secondo il quale “sono i Sindaci e le Giunte comunali che devono avere il coraggio di fare le scelte, esercitando le proprie prerogative e senza tentennamenti in attesa di provvedimenti calati dall’alto. Con la mia Giunta del Comune di Trieste abbiamo questo approccio di lavoro e prendiamo decisioni nell’interesse dei cittadini”. Dipiazza evidenzia comunque che la scelta del Comune è stata presa “al termine di un percorso di confronto con i medici e Azienda sanitaria”.

Dipiazza evidenzia come le vaccinazioni a Trieste siano scese “sotto la soglia di sicurezza del 95% e questo è un pericoloso campanello d’allarme perché si rischia di non tenere sotto controllo la diffusione di malattie. La copertura antidifterica è arrivata all’89%, quella antitetanica al 91%, l’antipolio al 92% e quella antiepatite virale B all’89%”.

La vaccinazione, ricorda il sindaco di Trieste, “oltre a garantire la protezione individuale dei nostri bambini, riduce il rischio di contrarre le malattie fra gli altri componenti della comunità perché si abbassa la possibilità di trasmissione dell’agente patogeno”.

Sul caso di Trieste è intervenuto l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca. “Le vaccinazioni ma in generale la protezione sanitaria dei nostri bambini e di tutta la popolazione non devono diventare arma di scontro politico. Sforziamoci di fare il meglio, in serenità e ognuno per la sua competenza”, ha detto.

“La Giunta regionale – ha proseguito l’assessore - ha sempre tenuto aperta l'opzione di introdurre l'obbligatorietà a livello regionale, ma in prima istanza vogliamo percorrere la strada dell'informazione, della persuasione e del coinvolgimento. Su questa strada, i medici e gli operatori sanitari svolgono un ruolo fondamentale nello stabilire e mantenere un impegno costante nella comunicazione sui vaccini, tenendo alta la fiducia nelle vaccinazioni”.
Telesca annuncia quindi che “è già stato convocato un incontro con l'Ordine dei Medici, vedremo anche i pediatri di libera scelta, i medici di medicina generale e le ostetriche, e faremo in modo di coinvolgere e stimolare anche i professionisti in questa campagna. Abbiamo, non da oggi, l'obiettivo di alzare sensibilmente le percentuali dei bambini vaccinati in regione”.

Telesca ha poi riferito che la Giunta segue “da vicino quanto si sta sviluppando a livello di legislazione nazionale, in particolare l'ipotesi avanzata dalla presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, di una legge in cui l'elemento prescrittivo sia in equilibrio con quello culturale e di responsabilità sociale”.
30 novembre 2016
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