"Regione Lazio ed Aziende Sanitarie ed Ospedaliere hanno escluso - scrivono da Cimo in una nota - dal processo di stabilizzazione diversi dirigenti medici, veterinari e sanitari per presunte irregolarità nei contratti all’epoca dell’assunzione oppure per fantasiose interpretazioni di funzionari che ritengono alcuni contratti all’epoca stipulati non ricadenti nelle fattispecie previste. E' inaccettabile perché carenze o errori dell’amministrazione su contratti stipulati un decennio fa e rinnovati regolarmente ogni anno, non possono in ogni caso ricadere su dipendenti che svolgono la loro attività da tanti anni permettendo il mantenimento dei LEA e l’assistenza ai cittadini che in loro assenza non sarebbero in alcun modo garantiti".
"Rinnovata la richiesta alla Regione Lazio - proseguono da Cimo nella nota - di un sollecito incontro per una rapida soluzione e aumentare con la dovuta urgenza i posti riservati in modo proporzionale al numero di tutti i contratti esistenti e rinnovati, questa organizzazione sindacale si riserva l’apertura di uno stato di agitazione in vista di una proclamazione di uno sciopero da espletare nella prima decade di febbrai. e denunce presso le competenti autorità giudiziarie qualora perdurasse l’assenza di relazioni sindacali e non si risolvesse la grave situazione di ingiusta differenzazione tra portatori dei medesimi diritti".
Lorenzo Proia