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QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Regioni e Asl

Chiusura della sala operatoria di Ragusa? L’Asp rassicura: “Notizia del tutto infondata”

immagine 17 gennaio - Secondo l’azienda potrebbe avere indotto in errore l’informazione su un controllo da parte dei Nas nel reparto e nella sala operatoria del presidio ospedaliero Busacca di Scicli, dove sono state riscontrate “alcune obsolescenze strutturali”. A seguito di questo, la Asp ha sospeso gli interventi di Day-Surgery svolti nel presidio di Scicli trasferendoli nella sede principale dell’Ospedale Riunito di Modica-Scicli.
La notizie diffusa che “nel contesto degli accertamenti in corso da part dei N.A.S. come seguito delle disfunzioni riscontrate in alcuni Pronto Soccorso di questa ed altre regioni, sarebbe stata ‘chiusa la Sala Operatoria del Dipartimento di Chirurgia di Ragusa” a ritenersi “del tutto infondata”. Lo chiarisce la Asp di Ragusa in una nota.

La notizia – si legge nella nota - in questa versione, è assolutamente non corretta. La Sala Operatoria dell’Ospedale Civile di Ragusa, afferente alla S.C. Chirurgia 1 della Azienda, è perfettamente funzionante e non è stata oggetto di alcun provvedimento da parte dei N.A.S. né di altra autorità di sorveglianza”.

Secondo la direzione dell’azienda, “potrebbe avere indotto in errore l’informazione che, in data 12.12.2016, ad un controllo del reparto e della sala operatoria del presidio ospedaliero Busacca di Scicli, i N.A.S. hanno riscontrato alcune obsolescenze strutturali. Le anomalie principali consistono nella presenza di alcune porte e finestre di legno e di macchie di umidità in tre stanze di degenza. Sulla base di questa segnalazione, cautelativamente la Direzione aziendale ha ritenuto di sospendere la attività, comunque limitata ad interventi di bassa complessità in regime di Day-Surgery, svolta in una seduta alla settimana nel presidio di Scicli, trasferendola nella sede principale dell’Ospedale Riunito di Modica-Scicli. Questo allo scopo di ottemperare alle prescrizioni, senza peraltro causare alcuna disfunzione all’utenza”.
17 gennaio 2017
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