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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Regioni e Asl

Puglia. Presentati i nuovi Dg delle Asl

immagine 11 luglio - Paola Ciannamea alla Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni alla Bat, Valdo Mellone a Lecce, Fabrizio Scattaglia a Taranto e Mimmo Colasanto a Bari. Queste le nuove nomine presentate dal governatore Nichi Vendola, che li ha incoraggiati a “blindare le Aziende da qualunque inappropriatezza politica”, e dall’assessore alla Salute, Tommaso Fiore che le ha definite “designazioni di grande qualità”.
“I nuovi direttori generali devono blindare le Asl da qualunque inappropriatezza della politica, da qualunque tentativo di incursione che non sia legittimo. La mia esortazione dunque è ad interpretare nel modo più ampio questo mandato. La massima apertura a tutto ciò che è giusto e sacrosanto ascoltare e accogliere, la più militante delle chiusure a tutto ciò che è sgradevole all’udito ed è inappropriato da parte della politica”. Lo ha detto il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola presentando alla stamp, lo scorso venerdì, insieme all’assessore alla Salute, Tommaso Fiore, i cinque neo direttori generali delle Asl pugliesi.
Questi i nomi: Paola Ciannamea alla Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni alla Bat, Valdo Mellone a Lecce, Fabrizio Scattaglia a Taranto e Mimmo Colasanto a Bari.

Il percorso che dovranno affrontare i nuovi DG sarà segnato anche “da molte nuvole e fulmini che si preannunciano all’orizzonte – ha sottolineato Vendola - se solo pensiamo agli effetti della manovra finanziaria di Tremonti”. In particolare sulla manovra, Vendola ha ribadito i concetti di “profilo di macelleria sociale” e di “insostenibilità, per un qualunque ente, di una manovra economica che è un taglio nella carne viva della vita dei ceti medio bassi”. E ancora la manovra “significa per noi cambiare la natura del proprio lavoro perché diventiamo i curatori fallimentari del nostro ente. Noi dobbiamo essere coloro che mettono nelle proprie mani le forbici che per legge ci impone Tremonti, con il giochino che siamo noi che dobbiamo tagliare le reti protettive nei confronti delle vite soprattutto delle persone più povere”. 

Anche per l’assessore Fiore le nuove nomine “sono chiamate a responsabilità molto rilevanti”. Fiore ha anche voluto sottolineare che “i DG hanno uno stipendio inferiore a quello dei primari, un fatto che è frutto di un misto di demagogia e plebeismo che caratterizza parte dei gruppi dirigenti pugliesi”. “Dopo l’estate porteremo in Consiglio un provvedimento per adeguare il salario dei DG a quello del contratto sanità – ha proseguito -. Potremmo utilizzare leggi come quella del Piemonte che prevede un’indennità di risultato da agganciare al salario”.
Per quanto riguarda la questione foggiana, l’assessore, rispondendo ai giornalisti ha ricordato che sono stati nominati i DG delle Asl commissariate e di quella di Bari che aveva visto le dimissioni del proprio DG. “Tutte le volontà politiche vanno giustificate con il rispetto della legge. Nella storia di questa Regione abbiamo interrotto un solo contratto con un DG, quello della dottoressa Cosentino, a causa dei noti fatti”. Il contratto del DG foggiano scade ad ottobre e “cercheremo di procedere con lo stesso discorso di innovazione legato al progressivo riallineamento del sistema delle Asl, garantendo il massimo di stabilità. Perché vogliamo innovare e garantire la continuità del sistema della Pubblica amministrazione”.

Fiore, infine, non tirandosi indietro nel commentare la Manovra economica, ha sarcasticamente sottolineato che per il cosiddetto ‘comma Puglia’, sul personale precario della sanità, “ringraziamo chi l’ha scritto materialmente e chi l’ha passato al Governo – ha concluso -.Cercheremo tuttavia di trovare la dritta per trovare una soluzione per tutelare i lavoratori e i servizi connessi”.
11 luglio 2011
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