In Lombardia dal 1° aprile le prestazioni gratuite nei consultori lombardi saranno ridotte. Saranno infatti a pagamento le visite ginecologiche per le ragazze negli spazi giovani, così come le visite post partum e quelle post interruzione di gravidanza. A denunciarlo è la vicepresidente del Consiglio regionale
, Sara Valmaggi, del Partito Democratico.
“Con una delibera del gennaio scorso - spiega
Valmaggi - la giunta ha revocato un provvedimento del 2012 e modificato così il tariffario dei consultori. E' stata così cancellata la gratuità per alcune prestazioni erogate in servizi di prevenzione sperimentali, quali le visite ginecologiche per le ragazze e quelle post partum e post interruzione di gravidanza”.
“Il provvedimento- commenta la vicepresidente del Consiglio regionale - di fatto disincentiva l'accesso ai consultori per le ragazze, sopratutto le adolescenti, le più fragili e le straniere, che sono la maggioranza delle utenti, mettendone a rischio la salute sessuale e non favorisce percorsi di maternità consapevole. L'obiettivo della Regione sembra essere quello di smantellare i consultori pubblici, come conferma il fatto che le visite post partum e post interruzione di gravidanza restano gratuite negli ospedali. Purtroppo si conferma il fatto che Regione Lombardia ha voluto trasformare i consultori in generici centri per la famiglia e ha deciso di disinvestire in quella che è la loro funzione originaria prioritaria, la prevenzione e la tutela della salute della donna”.
“Presenterò insieme agli altri colleghi del Pd - conclude
Valmaggi- una mozione urgente per chiedere che sia ripristinata la gratuità delle prestazioni nei consultori”.
Lorenzo Proia