Tre anni per armonizzare la contabilità finanziaria degli enti locali, per renderla omogenea e confrontabile e per dire basta alla moltitudine di sistemi contabilizzazione delle entrate e delle spese che, soprattutto tra le regioni a statuto ordinario risultano essere differenti. Dal 2014, infatti, i bilanci delle regioni ordinarie e degli enti locali dovranno avere caratteristiche uniformi al “
fine di consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti pubblici, nonché il miglioramento della raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche con il Sistema europeo dei conti nazionali nell'ambito delle rappresentazioni contabili”. Così è scritto nel Dlgs del Federalismo fiscale pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” («Dlgs 23 giugno 2011, n.118 «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42») che riguarda l’armonizzazione dei bilanci delle regioni. Lo scopo della normativa è di applicare nei bilanci di comuni, province e regioni ordinarie i principi del Sec (Sistema europeo dei conti).
Novità anche per la sanità. Nel testo del decreto è inserito l’obbligo per Asl, Ao, Irccs e Izs di presentare un bilancio d’esercizio (stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e relazione di gestione). Inoltre, le stesse strutture dovranno presentare annualmente anche un bilancio economico preventivo.