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QS Edizioni - lunedì 6 maggio 2024

Regioni e Asl

Abruzzo. Chiodi: “Ospedale di Teramo è modello di qualità”

immagine 2 agosto - Nell’inaugurare ieri il nuovo blocco operatorio, rinnovato con “sistemi all’avanguardia”, il governatore ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di creare poli e reparti di eccellenza, potenziando quelli già esistenti, in modo da poter offrire ai cittadini una sanità “efficace, efficiente e di qualità”.
"L'ospedale di Teramo da oggi può contare su un complesso operatorio completamente rinnovato, dopo un articolato intervento di ristrutturazione, con sistemi innovativi e all'avanguardia. L'obiettivo è creare poli e reparti di eccellenza e potenziare quelli già esistenti. È questo il nuovo modello di sanità che vogliamo: efficace, efficiente e di qualità, massima garanzia per la salute dei cittadini". Così è intervenuto ieri il governatore, Gianni Chiodi, nel corso della cerimonia di inaugurazione all'ospedale di Teramo.
Chiodi ha ribadito che bisogna garantire crescente e costante applicazione diagnostica, terapeutica e di ricerca spiegando come, per la prima volta nella storia della Regione, nel 2010 sia stato registrato un equilibrio nel bilancio del sistema sanitario regionale. Un risultato “epocale”, che, nei prossimi mesi, consentirà alle Asl di procedere all'assunzione, a tempo determinato, di 200 nuovi medici e di investire in tecnologie avanzate.
Un Abruzzo che è stato definito da Chiodi, “una Regione in versione 2.0 nel campo sanitario”, e che potrà diventare, nel giro di qualche anno, un'eccellenza sanitaria del Paese. "I cittadini abruzzesi - ha aggiunto il governatore - hanno diritto ad un sistema sanitario di elevata qualità e questa amministrazione sta lavorando per raggiungere questo obiettivo a costi sostenibili. “La buona sanità la fanno i bravi medici e le apparecchiature diagnostiche all'avanguardia – ha concluso - e Teramo ne è un esempio tangibile. È importante puntare ancora sulla qualità del nostro sistema per elevarlo al rango di eccellenza, riducendo al minimo i disagi per i pazienti, specie sulle liste di attesa e sulla mobilità passiva”.
2 agosto 2011
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