Gestire e collaborare in sinergia rispetto all’esecuzione delle misure di sicurezza applicate presso le Rems, ossia le strutture che dal 2015 hanno sostituito i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari. È l’obiettivo dell’accordo siglato tra Regione Lazio, Ministero della Giustizia, Corte di Appello di Roma e Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma. A firmare il protocollo il Ministro della Giustizia,
Andrea Orlando; il Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti; il Presidente della Corte di Appello di Roma,
Luciano Panzani e il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma,
Giovanni Salvi.
L’accordo prevede prima di tutto la definizione delle modalità operative di collaborazione tra magistrato/perito-consulente/Asl/Dsm (Dipartimento Salute Mentale) e Uepe (Uffici Esecuzione Penale Esterna).
Si punta, in particolare, a una tempestiva ed efficace comunicazione tra direttore della Rems, referente Asl/Dsm e magistratura, e alla regolamentazione delle modalità con le quali effettuare eventuali invii presso luoghi di cura esterni. Un punto fondamentale è l’accordo con la Prefettura, che ha la competenza nell’area dove è ubicata la Rems, per avere standard comuni di sicurezza interna e perimetrale delle residenze.
Nel Lazio sono 5 le Rems attive: di queste, due sono ubicate a Palombara Sabina, e le altre tre si trovano a Subiaco, Pontecorvo e Ceccano.
“La Regione Lazio – spiega la Regione in una nota - assicura i livelli di assistenza terapeutica, ambulatoriale, semi-residenziale, residenziale, ospedaliera diversificati e proporzionati ai diversi livelli di sicurezza al fine di garantire, con il solo intervento sanitario, adeguato ricovero anche ai soggetti di difficile gestione. L’emanazione e l’esecuzione dei provvedimenti di presa in carico, che devono essere eseguiti nel territorio della Regione Lazio, saranno precedute e accompagnate da progetti terapeutici individuali”.
“Il tema delle Rems – ha dichiarato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti - è una grande conquista di civiltà nel nostro paese. A volte ostacolata dalle difficoltà o dalla paura di investire su questo salto di civiltà. Il protocollo con le Procure e con il Ministero finalmente ricolloca il Lazio in una posizione di avanguardia in Italia su questa assunzione di responsabilità. Ci saranno 91 posti per i pazienti e 132 operatori altamente specializzati. Finalmente una rete che applica una norma scritta, ma se non c'è questo impegno, di difficile applicazione”.
“È un altro protocollo – ha concluso Zingaretti - che si inserisce in una strategia di collaborazione con le magistrature molto importante”.