“Dopo anni di blocco del turn over, la Regione tornerà ad investire sul territorio, con 2.500 assunzioni tra specialisti, medici di medicina generale e pediatri”. Lo ha annunciato l’assessore alla sanità della regione Lazio,
Alessio D’Amato, intervenendo all'incontro promosso dall’Omceo di Roma e Cittadinanzativa per presentare le campagne “Cura di copia” e “Prima di aggredire pensa”, pensare per aiutare a ricostruire un rapporto sereno e collaborativo tra medico e paziente.
“Il territorio della Regione Lazio – ha detto l’assessore - ha vissuto anni di risanamento con un blocco del turn over veramente pesante, al 90%. Questo significa che solo il 10% del personale che andava in quiescenza veniva sostituito”.
A fare le spese di questo periodo di difficoltà è stata soprattutto la sanità territoriale: “Per 8 anni – ha infatti spiegato D’Amato - è stata data la priorità alle attività ospedaliere salvavita, ma ora è arrivato il momento di invertire questa tendenza e tornare ad investire sul territorio”.
E dunque, ha illustrato l’assessore, “85 milioni di euro saranno dedicati alla medicina domiciliare, con investimenti su presidi di qualità, potenziando i distretti e prevedendo l’esistenza di una Casa della Salute per ogni distretto. Rafforzeremo il dipartimento materno infantile e psichiatrico. Metà delle 5000 assunzioni previste, inoltre, riguarderanno specialisti ambulatoriali, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”. D’Amato ha poi ribadito che ci sarà anche un tavolo di lavoro per la specialistica.
Sul fenomeno della violenza sui medici e sul rapporto deteriorato con i pazienti, l’assessore ha parlato di “segni dei tempi”. “Le aggressioni ai medici, i fenomeni di bullismo nelle scuole e le violenze contro gli autisti di bus e metro, sono legati ad una mancanza del senso di appartenenza allo Stato. È importante, quindi, mettere al centro il concetto di Stato, la collettività”. Per sottolineare questo elemento D’Amato ha riportato un dato: “Ogni giorno 1200 prenotazioni nel Lazio vanno inevase perché i cittadini rinunciano alla visita senza avvisare. Questo significa avere le slot occupate e liste d’attesa. Credo che questi comportamenti vadano sanzionati perché danneggiano la collettività”
Infine l’assessore ha annunciato che il 1° ottobre verrà istituito un Osservatorio regionale sulla sicurezza per mettere in campo iniziative contro la violenza.