Si è aperto stamattina il Convegno Internazionale su “Un figlio dopo” sui Tumori, Malattie del sangue e gravidanza presso l’Ospedale Sant’Eugenio organizzato dal Dipartimento delle Malattie di genere, della genitorialità, del bambino e dell’adolescente con la collaborazione di Ematologi e Oncologi della ASL Roma 2 che negli ultimi 5 anni hanno sorvegliato la gravidanza e assistito la nascita di oltre 100 pazienti con diagnosi di patologia tumorale.
''Storicamente alla donna con diagnosi oncologica - spiega il responsabile scientifico del convegno, il professor
Massimo Giovannini - veniva negata ogni prospettiva di gravidanza anche a causa delle terapie chirurgiche e mediche che avevano l'obiettivo di azzerare la produzione ormonale e cellulare destinate alla riproduzione''.
''Oggi - aggiunge Giovannini - questo principio è ampiamente rivisto e le prospettive di felici gestazioni, con nascita di figli sani, è ipotizzabile e proponibile in larga parte delle malattie tumorali''. ''Le malattie oncoematologiche, i tumori solidi della mammella e delle ovaie e le malattie rare ematologiche - spiega il medico -sono oggetto di ricerca e le gravidanze felicemente condotte fino alla nascita sono ormai esperienza consolidata e sempre più frequenti''.
Lo scopo dell’incontro, sviluppato in due giornate, è la verifica dei risultati ottenuti, il confronto delle terapie effettuate e dei protocolli delle equipe operanti su l territorio nazionale con l’’obiettivo di raggiungere uniformità comportamentale e comunicativa.
Al Convegno sono presenti, tra gli altri, la Dott.ssa
Elsa Viora, a cui questo anno è stato assegnato Il riconoscimento dalla Federation International of Gynecology and Obstetricsviene (FIGO) quale miglior ginecologa donna a livello mondiale che ha contribuito, attraverso la sua carriera, al miglioramento della salute per le donne, le madri ed i loro figli, ed al ruolo della donne nella ginecologia ed ostetricia nel suo Paese, il Prof.
Enrico Sartori Direttore della Scuola di Specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia dell’Università di Brescia e Coordinatore del progetto nazionale sulla Oncofertilità e la Dott.sssa
Jane Apperleya, Presidente del Dipartimento di Ematologia dell’ Imperial College Healthcare NHS Trust di Londra.