“Si è aperto uno spiraglio sul fronte della paventata ricollocazione del personale infermieristico attraverso mobilità d’ufficio e disattivazione di reparti e servizi ambulatoriali”. Così la Fiasl Bari e Bat annuncia che “la Direzione Generale della Asl Bat, infatti starebbe valutando in positivo, ed in accordo con la Regione Puglia, la proposta della segreteria provinciale e regionale della Fials di assumere, il personale infermieristico precario in scadenza il 31/12/2018, non in possesso dei requisiti per la stabilizzazione (decreto Madia) e non rientrante nella graduatoria del concorsone di Bari, attraverso l’utilizzo della graduatoria del recente avviso pubblico della Asl Bat pubblicato con delibera n.1584 del 13/09/2018”.
La Fiasl esprime “soddisfazione per il raggiungimento dell’obiettivo, risultato dell’iniziativa del sindacato che responsabilmente ha affrontato la vertenza occupazionale con il management aziendale della Asl Bat e la Regione Puglia. Questo consentirà ai giovani infermieri già presenti nelle UU.OO. di tutti gli ospedali della Asl Bat di ottenere un contratto più dignitoso e duraturo, anziché proroghe mensili”.
Per la Fiasl “la rigida applicazione parametri del MEF; che si riferiscono a modelli organizzativi e fabbisogni del personale infermieristico esclusivamente ospedaliero (posti letto) senza tener conto delle molteplici esigenze che derivano attività ambulatoriali e dei servizi delle strutture ospedaliere, avrebbe creato una grave situazione di carenza di personale infermieristico dal 1 gennaio 2019 sui presidi ospedalieri di tutta la ASL BAT inclusi gli ospedali di Andria e Barletta, ormai da tempo in affanno dal punto di vista di organico infermieristico”.
“Siamo certi conclude la nota del sindacato - della volontà della Direzione Strategica di voler collaborare con noi sulla definizione e risoluzione della problematica, con l’unico comune obbiettivo di garantire l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che in presenza di riduzione dell’organico infermieristico potevano evidentemente non essere più garantiti”.