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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Regioni e Asl

Puglia. Regione: “Ritardi pagamenti fornitori a causa del Piano di rientro” 

immagine 20 gennaio - La Regione Puglia replica ad Assobiomedica in merito alla questione sui ritardi dei pagamenti dei fornitori. “Piano di rientro ha prodotto sofferenze nelle casse del Ssr, ma dati riportati non sono veri ed esaustivi”. 
“L’allarme lanciato da Assobiomedica – si legge in una nota dell’assessorato alla Salute pugliese - condito dalla minaccia di uno sciopero bianco nelle forniture alle ASL, rispetto ai tempi di pagamento ai fornitori delle Aziende Sanitarie, riporta dati non veritieri, né esaustivi”.
“Nella sua relazione l’associazione – prosegue la nota - delle imprese fornitrici di dispositivi medici mette sullo stesso piano la Puglia con le altre regione impegnate nel Piano di Rientro per ragioni strutturali, ovvero per deficit nella sanità, come Campania e Calabria, ponendo l’asticella dei pagamenti a 600 giorni di media”.
Ma alla Regione Puglia i dati non tornano. “A noi risultano dati molto diversi. Innanzitutto, il maggiore ritardo di pagamento registrato nel 2011 non è di 600 giorni, ma di 443 giorni, riscontrato a dicembre 2011, mentre in Campania si registra un ritardo di 800 giorni e in Calabria di 979; inoltre, confrontando l’andamento temporale dei tempi di pagamento in Puglia, negli anni 2010 e 2011, si evidenzia come i tempi di pagamento nel 2010 erano in piena sintonia con la media nazionale, ovvero circa 280 giorni, esattamente come accadeva nei primi mesi del 2011, che poi ha fatto registrare una tendenza all’aumento dell’attesa per i pagamenti”.
“A questo punto – prosegue il comunicato - è necessario comprendere le motivazioni di questa inversione di tendenza rispetto al 2010, prendendo in considerazione i fenomeni attivi e il contesto che ha determinato i tempi di pagamento. Negli anni 2009-2010 la Regione Puglia aveva attivato iniziative che contenevano i tempi di attesa per i pagamenti delle forniture. Il 30 novembre del 2010, poi, è stato sottoscritto l’accordo per il piano di rientro, dovuto al mancato rispetto del patto di stabilità, e non ad un deficit strutturale della Sanità, e questo ha prodotto sofferenze per le casse del Servizio Sanitario Regionale”.
Ma la Regione segnala anche la consapevolezza del problema e ha stabilito una procedura ad hoc per il saldo delle spettanze economiche. “Per fare fronte a questa situazione e per venire incontro alle sacrosante esigenze delle imprese fornitrici, ancor più alla luce delle difficoltà provocate dalla crisi economica, gli Uffici regionali hanno predisposto una procedura, approvata negli ultimi mesi del 2011, con la quale si propone alle imprese di saldare le spettanze economiche, a patto della rinuncia a contenziosi e interessi e di uno sconto del 2,5% sul valore nominale delle fatture”.
“Ovviamente i risultati di questi interventi – conclude la nota - e della nuova liquidità immessa dalla Regione Puglia a favore dei fornitori saranno visibili fra qualche mese. Tuttavia, queste azioni sono il segnale tangibile di come l’amministrazione regionale e, nel caso particolare, l’assessorato alle Politiche perla Salute siano ben consapevoli delle problematiche e delle criticità esistenti. Va comunque sottolineato che il raggiungimento dei risultati economicamente e socialmente sostenibili dipende sempre dalla collaborazioni fra le parti.”
20 gennaio 2012
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