L’Azienda sanitaria di Cosenza, secondo quanto comunicato in una nota dalla Giunta regionale, ha costituito la Rete oncologica provinciale, come previsto nel Piano sanitario regionale 2007-2009. Attualmente, su una popolazione di circa 750 mila abitanti, sono attive tre unità operative di oncologia situate negli ospedali locali di Paola-Cetraro, Rossano-Corigliano e Castrovillari. Il coordinamento della rete è affidata al direttore dell’unità operativa di oncologia di Paola, Gianfranco Filippelli.
Complessivamente, nell’anno 2010, nell’unità operativa oncologica di Paola sono stati eseguiti 5.615 ricoveri in day hospital e 3.848 prestazioni ambulatoriali; in quella di Rossano 5.742 ricoveri giornalieri programmati e 1.898 ambulatoriali; nell’unità operativa oncologica di Castrovillari ci sono stati, invece, 3.996 prestazioni di day hospital e 1.039 in ambulatorio. Nel 2011 c’è stato un incremento globale dell’attività del 30% circa.
Con la rete oncologica si mira ad ottenere un miglioramento delle prestazioni e la presa in carico globale del paziente oncologico attraverso la collaborazione operativa con l’Hub di Cosenza e le sue unità operative (in particolare il Dipartimento onco-ematologico e quello materno-infantile), la rete integrata delle cure palliative e della terapia del dolore, il servizio di assistenza domiciliare e l’unità operativa di screening oncologici.
L’obiettivo, infine, è anche quello di realizzare il monitoraggio continuo con il controllo e la verifica della cure oncologiche nell’Asp cosentina, con particolare attenzione ai dati riguardanti la migrazione sanitaria, e, inoltre, quello di uniformare i livelli di assistenza e di condividere i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (Pdta) anche con l’Azienda ospedaliera di Cosenza.