Un accordo quadro per trasferire il nostro know-how sui trapianti ai chirurghi russi. Ne hanno gettato le basi questa mattina, all’ospedale San Camillo-Forlanini, il direttore generale della struttura, Aldo Morrone, e una delegazione del ministero della Salute russo.
“Il ministero russo vuole realizzare con l’Italia una collaborazione tecnica per un programma di trapianto pediatrico, soprattutto di cuore, anche perché non hanno a disposizione un centro nazionale trapianti come il nostro”, ha spiegato Morrone. “Abbiamo mostrato alla delegazione russa il Centro Regionale Trapianti del San Camillo-Forlanini - ha aggiunto il Dg - l’organizzazione del nostro laboratorio per le attività di trapianto e di coordinamento, oltre al tipo di software che usiamo. Ora si tratta – ha concluso - di realizzare un accordo quadro a livello internazionale per approntare dei protocolli specifici”.
Quello del San Camillo-Forlanini, ricorda una nota dell'Ao, è l’unico centro ospedaliero per i trapianti creato dalla Regione Lazio con espressa delibera. Il centro esegue, inoltre, gli esami di compatibilità tra l’organo donato e il ricevente. Nel corso del 2011, su 285 trapianti effettuati nel Lazio (fra cuore, reni, fegato e pancreas), il centro del San Camillo, guidato da Domenico Adorno, ne ha eseguiti 78 (27,4%), più di tutte le altre strutture della Regione.