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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Regioni e Asl

Torna a Vercelli Diabetica-Mente 2, incontri dedicati ai pazienti per gestire al meglio il diabete

immagine 17 gennaio - Il programma prevede incontri tematici e attività fisica con due appuntamenti sportivi già in calendario per l’11 Marzo e l’8 Aprile con camminate dedicate di fitwalking. Gli incontri saranno cinque; si comincia il 19 Febbraio per parlare di “Alimentazione e diabete mellito di tipo 2”. Il progetto è promosso dalla Asl di Vercelli in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino.
Torna anche quest’anno DIABETICA-MENTE: il progetto che l’Asl di Vercelli porta avanti in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino e che punta a sviluppare percorsi integrati nella gestione del diabete mellito di tipo 2. Un percorso di informazione e partecipazione rivolto ai pazienti affetti da questa malattia cronica complessa che avranno la possibilità anche quest’anno di seguire alcuni incontri dedicati.

Il programma prevede incontri tematici e attività fisica con due appuntamenti sportivi già in calendario per l’11 Marzo e l’8 Aprile (partenza dalla piastra polifunzionale di Largo Giusti 13 a Vercelli)  con camminate dedicate di fitwalking.

Gli incontri di gruppo su temi specifici saranno cinque, il mercoledì dalle 9 alle 10:30, della durata di 90 minuti. Si comincia il 19 Febbraio per parlare di “Alimentazione e diabete mellito di tipo 2” con un medico specialista in Scienza dell’Alimentazione, dietista, coordinatore della diabetologia e psicologi.  

“Il valore aggiunto di questo progetto - spiega la Asl in una nota che annuncia il via alla nuova edizione del progetto - risiede proprio nella possibilità di essere seguiti da un  gruppo multidisciplinare che comprende professionisti appartenenti a diverse  strutture: psicologia, diabetologia endocrinologia, dietetica e nutrizione clinica e laboratorio analisi. Una iniziativa utile  sia per i pazienti che hanno la possibilità di confrontarsi per comprendere come gestire concretamente la malattia e viverne l’impatto emotivo, ma al tempo stesso anche essenziale per gli operatori per studiare e strutturare al meglio il percorso del paziente diabetico sul territorio”.
 
17 gennaio 2020
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