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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Regioni e Asl

Piemonte. Il Pd contro la riforma socio-sanitaria di Cota

immagine 23 marzo - Poche risorse per i consorzi socio-assistenziali, costituzione di un’Azienda sanitaria unica per il 118, modello organizzativo delle federazioni d’area vasta e mancata riduzione del numero delle aziende sanitarie. Queste i temi della riforma oggetto di critica da parte del Partito democratico.
Il Partito democratico boccia la riforma Cota e presenta 82 emendamenti al Disegno di legge n. 174. Le riflessioni critiche del principale partito di opposizione hanno riguardato, nello specifico, i seguenti temi: le risorse necessarie per i consorzi socioassistenziali, la costituzione di un’Azienda sanitaria unica per il 118, il modello organizzativo delle federazioni d’area vasta ovvero il coordinamento sovrazonale e la mancata riduzione del numero delle aziende sanitarie.


“Non siamo favorevoli a questa riforma perché aumenteranno i soggetti che governeranno la sanità in Piemonte - ha dichiarato il capogruppo Pd, Aldo Reschigna - non ci sono inoltre ragioni per dare vita a un’Azienda sanitaria che gestisca il 118 ed è da chiarire la questione dell’integrazione degli ambiti di gestione delle politiche sociali e sanitarie”.


I 16 emendamenti esaminati e discussi, lo scorso 21 marzo, sull’articolo 2 del Ddl 174 hanno toccato, infine, la questione delle “federazioni”: nuove aree sovrazonali destinate allo svolgimento in forma aggregata di alcune attività di supporto ai servizi sanitari.
La principale criticità riconosciuta sul tema dalle opposizioni è stato il fatto che il Ddl 174 non specifica né il numero né la natura giuridica, né le funzioni e competenze delle federazioni, tutti aspetti che vengono demandati a un atto della Giunta.


Il Partito democratico ha quindi proposto, fra i vari correttivi, la riduzione delle federazioni da 6 a 4, chiedendo che si individuino le Aziende sanitarie capofila di ogni area sovrazonale.


“La razionalizzazione del sistema e la ricerca dell’efficienza sono temi che ci stanno a cuore. Le aziende sanitarie devono però rimanere il perno di tutto il sistema, non essere svuotate di significato - ha detto il capogruppo Reschigna - con la istituzione di una sola federazione per la provincia di Torino, invece delle tre ipotizzate, si ottimizzerebbe la gestione e si ridurrebbero le poltrone ”. 

“L’Assemblea legislativa non può accettare di dare una delega in bianco alla Giunta su un aspetto così importante, per cui sollecitiamo l’assessore alla Sanità affinché presenti l’emendamento che ha annunciato in merito”, ha concluso il capogruppo del Pd.
23 marzo 2012
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