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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Regioni e Asl

Coronavirus. Fimmg, Smi e Snami: “Sulle Rsa accuse ai medici false e vergognose”

immagine 21 aprile - I sindacati replicano alle accuse di una mancanza di assistenza ai pazienti nelle Rsa e in una lettera alla Regione chiedono venga espressa, una documentata e ferma smentita. “La medicina generale, in ogni sua articolazione, ha fatto la sua parte in tutto il paese ed è pronta a fare ancora la sua parte”
“Nei giorni scorsi sono stati pubblicati sui giornali diversi articoli contro i Mmg, accusandoli di non aver svolto il loro compito di assistenza nei confronti dei loro pazienti ricoverati nelle Rsa. È stato un atto di accusa molto pesante. Ma soprattutto un atto di accusa vergognoso, falso e gratuito.”
Questo l’incipit della lettera che le sedi regionali di Fimmg, Smi e Snami hanno inviato oggi al Presidente Regione Puglia e Assessore alle Politiche della Salute, al Direttore Dipartimento Promozione della Salute e ai Direttori Generali delle Aa.Ss.Ll della Regione Puglia.
 
“La Regione Puglia, atti alla mano, ha definito la sua strategia assistenziale e ha da subito stabilito che i Mmg non dovevano più visitare i pazienti e procedere invece al triage telefonico atteso che non vi erano gli strumenti di protezione necessari – scrivono i sindacati – questo è stato fatto, rispettando le direttive della Regione. Quindi i pazienti hanno avuto la dovuta assistenza, comprese le prescrizioni di farmaci, secondo le indicazioni regionali che erano mirate a proteggere, prima di tutto, i pazienti ricoverati nelle Rsa dall’introduzione del virus. L’attacco invece sembra indicare ai cittadini un comportamento omissivo e vile dei Mmg, deontologicamente e penalmente rilevante”.
 
La lettera si conclude con una richiesta di smentita: “Per questo motivo, fermo restando che ci si riserva ogni azione, si attende una puntuale, espressa, documentata e ferma smentita della Regione e della Asl a queste indegne affermazioni, che difenda i medici come leali operatori della Regione e delle Asl nella lotta alla pandemia. La medicina generale, in ogni sua articolazione, ha fatto la sua parte in tutto il paese ed è pronta a fare ancora la sua parte, ha già proposto un modello assistenziale che gestisca sul territorio e non solo in ospedale la pandemia e attende solo le direttive regionali per attuare in sicurezza le strategie di contenimento”.
21 aprile 2020
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