toggle menu
QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Regioni e Asl

Ospedale di Vasto. Ancora polemiche del 5 Stelle sulla mancata visita all’Utic. Ma Schael ribadisce i motivi del suo diniego  

immagine 31 luglio - Pietro Smargiassi (M5S) annuncia di avere chiesto ai colleghi parlamentari Carmela Grippa e Gianluca Castaldi di portare la questione all’attenzione del ministero, mentre lui presenterà, a livello regionale, una interpellanza alla Regione. Il Dg Thomas Schael ribadisce: “Non possiamo consentire l’ingresso delle persone nei reparti senza l’esecuzione di un tampone che ne accerti la negatività al covid. Se i consiglieri vogliono visitare i reparti di degenza, basta che ne diano preavviso, e saranno messe in atto le misure necessarie”.
Non è bastata la nota della Asl per fermare le polemiche del consigliere Piero Smargiassi (M5S) in merito alla decisione del Direttore Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, di impedire l’accesso all’Utic dell’ospedale di Vasto ai consiglieri che si erano recati nella struttura per visitare l'andamento di alcuni lavori strutturali in corso. Il consigliere pentastellato, secondo quanto riferito dal giornale “Il Centro", avrebbe infatti deciso di trascinare la questione in Regione con un’interpellanza all’assessore alla sanità Nicoletta Verì e al governatore Marco Marsilio, nonché di avere chiesto il sostegno del deputato Carmela Grippa e del senatore Gianluca Castaldi per fare arrivare la questione al ministero.

Il Dg Thomas Schael è pronto a difendersi. Contattato dal nostro giornale ribadisce, infatti, quanto già espresso in una nota indirizzata alla Regione, al presidente della V Commissione Mario Quaglieri, e al consigliere Smargiassi, cioè la totale disponibilità a permettere l’accesso dei consiglieri nei reparti, ma esclusivamente se sono rispettate al 100% le misure di sicurezza per i pazienti ricoverati. Misure che vanno oltre il fatto di indossare la mascherina: “Serve un tampone che attesti la negatività al covid”, spiega Schael, che in questo modo risponde anche alle dichiarazioni di Smargiassi che, di fronte alla necessità espressa dal Dg di garantire l’assenza di rischio contagio ai pazienti, riferiva al Centro di essersi “reso disponibile ad indossare tutti i Dpi necessari”.

“La visita di martedì dei consiglieri della commissione - spiega ancora Schael al nostro giornale - era limitata alla visita del cantiere del terzo e quarto piano del Padiglione 1 dell’ospedale, finalizzata alla verifica dei lavori di adeguamento strutturale in corso. Dal cantiere, il consigliere Smargiassi ha chiesto di poter accedere direttamente all’Utic. Ed è vero, di fronte alla sua insistenza io mi sono posizionato davanti alla porta per impedirgli di entrare, ma non perché abbia qualcosa da nascondere sul reparto di degenza. Il mio gesto è stato dettato esclusivamente dal fatto che non c’erano le condizioni per consentire la visita. Le misure di contrasto al coronavirus limitano gli accessi ai reparti. L’ingresso non è consentito neanche agli accompagnatori, ma solo ai pazienti e al personale, proprio per ridurre al minimo il rischio contagio. Non potevo concedere una visita improvvisata, senza alcuna certezza in merito alla negatività dei consiglieri al coronavirus”.

Schael ribadisce, quindi, la disponibilità della Asl a permettere ai consiglieri di ispezionare il reparto di degenza, ma “previa tempestiva comunicazione in modo da poter mettere a disposizione dei richiedenti gli idonei dispositivi di sicurezza e verificare l’assenza di Sara Cov2 attraverso l’effettuazione di un tampone per accertarne la negatività, se non già effettuato nei giorni immediatamente precedenti alla visita”.
31 luglio 2020
© QS Edizioni - Riproduzione riservata