Il Presidente dell'Ordine dei Medici di Bologna
Giancarlo Pizza scrive al Ministero della Salute, all' Assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna e alla Fnomceo, per denunciare “la paradossale situazione a seguito della quale i medici già incaricati nelle funzioni di medicina generale, ammessi al corso di formazione specifica in medicina generale, avviato con ritardo a causa dell'emergenza pandemica, si sono visti richiedere un licenziamento dagli incarichi in essere, nonostante per molti di questi l'incarico stesso sia stato il requisito di ammissione al Cfsmg”. È quanto si legge in un post su Facebook dell’Omceo di Bologna che allega la lettera in cui si chiede alla Regione di intervenire per risolvere la situazione.
Per Pizza “il corpo dell’assurdità, della illogicità e contraddittorietà, prodotta e coaccusata anche attraverso un normativo esso stesso disarticolato, illogico e contraddittorio, è che il medico, una volta frequentate il predetto corso, potrebbe assumere incarichi convenzionali di varia tipologia, e svolgere attività libero professionale che gli si impone di rinunciare per iscriversi al corso”.
Senza considerare “la tipologia partecipativa corsale che si è di atto prodotta, contemplante il corsista con borsa, il corsista senza borsa ma con possibilità di esercitare la professione e assumere incarichi convenzionali no limits e, il corsista con borsa e possibilità di assumere incarichi convenzionali nel segno delle esigenze di servizio del Ssn e della contingente situazione emergenziale, il tutto - per il presidente Omceo Bologna - a detrimento del principio di pariteticità di diritti e di trattamento, a non voler usare il più appropriato e costituzionale rischiamo al principio di eguaglianza e al diritto a un trattamento economico che garantisca il soddisfacimento economico dei bisogno basilari proprio e del proprio nucleo famigliare”. Questi medici, evidenzia infatti, pizza, sono stati ammessi senza borsa di studio.