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QS Edizioni - mercoledì 15 maggio 2024

La patologia in Italia

21 settembre - Si stima che ad oggi in Italia i malati di Alzheimer siano circa 500 mila, ma conoscere il numero preciso è difficile, anche perché il decorso della malattia è lento, e non sempre questa viene riconosciuta subito. Disturbi cognitivi possono infatti essere presenti anche anni prima che venga formulata una diagnosi di demenza di Alzheimer, che in ogni caso è solo una diagnosi ‘possibile’ o ‘probabile’, visto che quella definitiva si fa attraverso l’identificazione delle placche amiloidi nel tessuto cerebrale, possibile solo con l’autopsia dopo la morte del paziente.
 
La diagnosi precoce è in ogni caso molto importante, sia perché offre la possibilità di trattare alcuni sintomi della malattia, sia perché permette al paziente di pianificare il suo futuro, quando ancora è in grado di prendere decisioni.
Questo tipo di demenza, si manifesta inizialmente solo con lievi problemi di memoria, seppure si concluda con grossi danni ai tessuti cerebrali. La rapidità con cui i sintomi si acutizzano varia da persona a persona, tuttavia in media i pazienti possono vivere fino a 8-10 anni dopo la diagnosi.
 
Come si legge sul sito dell’Iss dedicato alla patologia, per fare la diagnosi possibile, i medici si avvalgono di diversi test:
- esami clinici, come quello del sangue, delle urine o del liquido spinale;
- test neuropsicologici per misurare la memoria, la capacità di risolvere problemi, il grado di attenzione, la capacità di contare e di dialogare;
- Tac cerebrali per identificare ogni possibile segno di anormalità;
Questi esami permettono al medico di escludere altre possibili cause che portano a sintomi analoghi, come problemi di tiroide, reazioni avverse a farmaci, depressione, tumori cerebrali, ma anche malattie dei vasi sanguigni cerebrali.
 
Ad oggi non esiste cura per fermare, né a maggior ragione per far regredire la malattia, e il trattamento è solo sintomatico. Per questo la messa a punto di nuovi farmaci per la demenza di Alzheimer è oggi il campo più importante di ricerca.
21 settembre 2012
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