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QS Edizioni - giovedì 16 maggio 2024

Dieci cose da sapere sull’Alzheimer

21 settembre - Come per molte malattie, soprattutto per quelle che riguardano un organo delicato come il cervello, spesso la popolazione che non ha a che fare con la patologia, né per motivi lavorativi, né per motivi familiari, non sa molto dell’Alzheimer. O magari può avere convinzioni sbagliate, che poi portano a deumanizzazione della persona malata, stress per le famiglie e gli amici, insufficienza di cure, diagnosi più difficili, sostegno che arriva in ritardo.
 
Per evitare questo problema abbiamo raccolto dieci fatti sulla patologia.
1. Si stima che ad oggi siano circa 18 milioni nel mondo i pazienti malati di Alzheimer, un numero destinato quasi a raddoppiare entro il 2025, arrivando a 34 milioni.
2. I sintomi dell’Alzheimer includono perdita di memoria, la difficoltà a portare a termine compiti comuni, problemi nel linguaggio, disorientamento nel tempo e nello spazio, cambiamenti nella personalità.
3. Al momento più del 50% dei malati vive in paesi in via di sviluppo, ma nel 2025 questo numero supererà il 70%.
4. L’Alzheimer è la più comune forma di demenza tra gli anziani e il rischio che si sviluppi cresce con l’età, soprattutto negli over-65. Tuttavia, la malattia può insorgere anche prima dei 65 anni.
5. Le cause della patologia non sono conosciute, ma si crede siano simili a quelle che causano altre condizioni croniche, e che si sviluppi a seguito di più fattori, piuttosto che per una singola causa.
6. Al momento non c’è cura per la patologia, ma i sistemi sanitari nazionali si occupano di supportare famiglie e pazienti.
7. L’Alzheimer non conosce limiti sociali, economici o etnici.
8. La patologia è solo una delle possibili forme di demenza, che colpisce molte più persone nel mondo: ad oggi 36 milioni di pazienti, nel 2050 supereranno i 115 milioni.
9. Nel mondo si verifica un nuovo caso di demenza ogni quattro secondi.
10. I costi mondiali per la demenza superano l’1% del Reddito Globale Lordo, il che vuol dire che se la demenza fosse una nazione, si piazzerebbe al 18esimo posto tra le più grandi economie globali. Se fosse un’azienda, sarebbe quella a reddito più alto al mondo.
 
Ma il fatto più importante è forse questo: tutti questi numeri sono destinati a crescere nei prossimi decenni, anche a causa dell’invecchiamento generale della popolazione.
21 settembre 2012
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