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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

L’iniziative dell’Oms contro le malattie non trasmissibili

7 aprile - Nel 2012, nell’Assemblea Mondiale sulla Salute dell’Oms, i governi hanno deciso di adottare come target entro il 2025 quello della riduzione del 25% delle morti premature per le malattie non trasmissibili. Tra cui figurano anche l’ictus, l’infarto o i problemi renali il cui rischio è aumentato dall’ipertensione. E per questo “i leader globali sono stati d’accordo che per raggiungere questo step sia importante prevenire e controllare la pressione alta”, ha spiegato Olveg Chestnov, Assistant Director-General per il dipartimento dell’Oms dedicato alle malattie non trasmissibili e alla salute mentale.
 
La campagna Oms è lo specchio della campagna delle Nazioni Unite sullo stesso tema, di cui si era discusso a settembre 2011 dai capi dello Stato e dai governi che fanno parte dell’Onu: la dichiarazione che ne era emersa impegnava gli Stati membri a sforzarsi di promuovere la consapevolezza della popolazione con campagne riguardanti la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, come cancro, diabete, malattie respiratorie croniche e, appunto, patologie cardiovascolari.
Un obiettivo il cui scopo è sicuramente quello di preservare la salute pubblica, ma anche quello di risparmiare. “Il rilevamento precoce della pressione alta e dunque la prevenzione di ictus e infarto è sicuramente meno costosa, sia per i singoli pazienti che per i governi, della chirurgia, dell’assistenza, della dialisi e degli altri interventi che potrebbero seguire alla malattia o che potrebbero essere necessari a lungo termine se l’ipertensione non è tenuta sotto controllo”, ha spiegato Shanthi Mendis, Acting Director del dipartimento dell’Oms sulla gestione delle malattie non trasmissibili.
 
Per questo l’Oms supporta gli sforzi nazionali volti a sviluppare politiche di prevenzione e controllo di alta qualità, così come programmi che riguardano la gestione del problema anche a livello organizzativo, legislativo o regolatorio. Per questo esistono delle Linee Guida per l’implementazione di soluzioni economiche e efficaci per ridurre il peso sociale e finanziario dell’ipertensione.
7 aprile 2013
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