9 ottobre -
L’Aifa accoglie “con grande interesse il report consegnato oggi da Federanziani sui potenziali effetti avversi a seguito dell’impiego intravitreale di bevacizumab segnalati mediante numero verde dai pazienti sottoposti al trattamento”.
Pur evidenziando la necessità di analizzare e validare tali dati, l’Agenzia ha comunque rilevato che le percentuali di reazioni avverse emerse dall’inchiesta di FederAnziani e della Fimmg, sia pure riferite a un numero modesto di casi, sarebbero, se confermate, in linea con quelle di altri Paesi di riferimento, come per esempio Usa, Giappone, Germania, Inghilterra, Olanda e Canada.
Ciò conferma la preoccupazione già manifestata dall’Aifa sin dallo scorso marzo circa l’evidente fenomeno di sottosegnalazione che sembra interessare la farmacovigilanza degli impieghi off-label dei farmaci. L’Aifa si riserva quindi di “valutare nei prossimi giorni, con la massima attenzione, i dati forniti da FederAnziani e Fimmg ed effettuare le opportune verifiche e i necessari confronti con tutte le parti coinvolte nella rete di farmacovigilanza”.
L’Agenzia esprime inoltre “apprezzamento per l’iniziativa di monitorare gli effetti del trattamento delle maculopatie attraverso un call centerdedicato e una comunicazione diretta e capillare con i pazienti, e ribadisce l’importanza di promuovere e implementare le segnalazioni di farmacovigilanza, invitando anche i cittadini a farsi sempre più parte attiva del processo”.
I dati di efficacia e di sicurezza che provengono dall’uso dei farmaci nella vita reale, condivisi nella rete di farmacovigilanza, sottolinea l’Aifa, “rappresentano infatti una fonte preziosa di informazioni e possono generare conoscenze in grado di incidere sui processi regolatori e quindi sulle indicazioni per l’uso appropriato e sicuro dei medicinali”.