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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Medici Senza Frontiere: l’appello a GSK e Pfizer perché taglino il prezzo dei vaccini

28 gennaio - Mentre i potenti del mondo portavano avanti a Berlino la loro gara di solidarietà alla GAVI Pledging Conference, Medici Senza Frontiere (MSF) inscenava un ‘happening’ di protesta contro big pharma e il prezzo dei vaccini, allestendo una sorta di ‘ruota della fortuna’.
 
Ad ogni giro di una ‘ruota della fortuna delle farmaceutiche’, che vedeva come ‘concorrenti’ la cancelliera Merkel, il presidente Obama, il primo ministro Cameron o il premier Renzi, a vincere erano sempre i ‘presentatori’ del gioco, cioè i direttori di GlaxoSmithKline ePfizer, accusati da MSF di ottenere guadagni sempre maggiori e di accaparrarsi di anno in anno sempre più sussidi da parte dei Paesi donatori e dei filantropi privati.
 
“Oltre un terzo dei 7,5 miliardi di dollari che vengono chiesti ai Paesi – spiega Jennifer Cohn, direttore medico della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF- servirà a pagare un solo vaccino, il costosissimo vaccino anti-pneumococco”. Ogni anno oltre un milione di bambini nel mondo muore per infezione da pneumococco, che rappresenta dunque una delle principali cause di mortalità infantile.
 
Secondo dati forniti da MSF, GSK e Pfizer hanno guadagnato oltre 19 miliardi di dollari dal momento del lancio di questo vaccino. Per questo, MSF chiede alle industrie produttrici di dimezzare il prezzo del vaccino, portandolo a 5 dollari a bambino (per le tre dosi necessarie), costo solo di poco inferiore ai 6 dollari (2 dollari a dose) annunciati dal produttore indiano Serum Institute per una versione destinata al mercato già nei prossimi anni.

Secondo quanto riportato nella seconda edizione di  “The right shot: superare le barriere per ottenere vaccini più accessibili e adeguati alle realtà dei paesi in via di sviluppo” www.msfaccess.org/rightshot2,il rapporto di MSF sui vaccini, oggi vaccinare un bambino nei paesi più poveri è 68 volte più costoso di quanto non fosse nel 2001, con la conseguenza che in molte regioni del mondo nessuno può permettersi di acquistare vaccini come l’anti-pneumococcico.

Dopo la pubblicazione del report di MSF, GSK e Pfizer hanno annunciato di aver ridotto il prezzo dei loro vaccini anti-pneumococco per i Paesi poveri, rispettivamente a 3,40 dollari a dose (ovvero 10,20 dollari a bambino per le tre dosi) e a 3,30 dollari a dose (ovvero 9,90 dollari a bambino per le tre dosi), rispetto al prezzo originario di 3,50 dollari a dose. Una riduzione secondo MSF ancora troppo esigua perché ilprezzo di circa 10 dollari a bambino è troppo elevato per molti Paesi in via di sviluppo.

“GSK e Pfizer affermano che il loro prezzo per il vaccino anti-pneumococco nei Paesi più poveri è un prezzo molto scontato rispetto a quello in vigore nei paesi industrializzati- afferma Kate Elder, Consulente Vaccini e Policy della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF- ma questo dimostra quanto il prezzo di questi vaccini sia del tutto fuori misura. Il prezzo imposto dalle compagnie è il doppio di quanto i Paesi in via di sviluppo dovrebbero pagare. GSK e Pfizer affermano che perderebbero soldi vendendo il vaccino anti-pneumococco a 5 dollari. A loro diciamo: aprite i vostri libri contabili e mostrate a noi, ai donatori e ai governi quanto vi costa davvero produrre questo vaccino.”


 
28 gennaio 2015
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