“Non distrarti: il glaucoma può bruciare la tua vista”. È questo il messaggio scelto dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (
IAPB Italia Onlus) per la
“Settimana mondiale del glaucoma”, in corso fino al 12 marzo, come ricorda sul proprio sito il ministero della Salute
Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo. Secondo il “
World Report on Vision” 2019 dell’Oms sono circa 64 milioni le persone nel mondo affette da glaucoma. Tra queste, 7 milioni hanno manifestato perdita della vista o cecità. In Italia si stima che circa un milione di persone siano affette da questa malattia, ma che metà di esse non lo sappia.
Il glaucoma è una malattia cronica degenerativa che interessa quasi sempre entrambi gli occhi e colpisce il nervo ottico. Solo in alcuni casi può manifestarsi in forma acuta, con violento dolore all’occhio, nausea, forte irritazione e con pressione oculare molto elevata. Quasi sempre il glaucoma è dovuto a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista che sono accompagnati da:
1. Riduzione del campo visivo: si restringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa;
2. Alterazione della “testa” del nervo ottico: visibile all’esame del fondo oculare.
Una semplice visita oculistica può consentire di diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. È necessario, quindi, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio: età (dopo i quarant’anni), casi in famiglia.
Le iniziative messe in campo sul territorio italiano. Sono stati organizzati da Iapb Italia Onlus insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti circa 90 eventi nelle piazze di tutta Italia da Aosta ad Enna, da Cremona a Pesaro. Tra le iniziative incontri di sensibilizzazione con la cittadinanza, distribuzione di materiale informativo e la possibilità di controlli oculistici gratuiti.
“Per non distrarsi, per non sottovalutare il glaucoma – ricorda in una nota l’Iapb Italia Onlus – l’informazione diventa elemento cardine per difendersi dalla malattia. La prevenzione dipende dalle scelte attive dei singoli. E le scelte dipendono dalla loro consapevolezza. La visita oculistica ogni anno dopo i 60 anni, e ogni due tra i 40 e i 60, si conferma la principale forma di prevenzione”.