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QS Edizioni - sabato 27 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Trapianto di reni: combo farmaci antirigetto e immunoterapia riduce tassi di rigetto d’organo

immagine 19 luglio - In uno studio condotto dall’University of South Australia la combinazione immunoterapia-farmaci antirigetto ha evidenziato risultati importanti nell’ambito del trapianto dei reni. La combo ha ridotto i tassi di rigetto d’organo ed è stata in grado di eradicare le cellule cancerogene nel 25% dei pazienti.

La combinazione dell’immunoterapia con i farmaci antirigetto potrebbe cambiare le vite di centinaia di pazienti con trapianto di reni e con un tumore incurabile. È quanto ha evidenziato un team di ricercatori dell’University of South Australia, guidato da Rob Carroll, che ha pubblicato uno studio su The Lancet Oncology.

I risultati dello studio hanno mostrato che la combo riduce i tassi di rigetto d’organo del 12% (dal 40-50%), ed è in grado di eradicare le cellule del cancro nel 25% dei pazienti.

Gli inibitori di checkpoint sono farmaci che bloccano proteine che normalmente aiutano a trattenere la risposta immunitaria dall’essere troppo forte, ma possono anche evitare che le cellule T uccidano le cellule tumorali. Bloccando questi checkpoint, invece, le cellule T possono tornare ad uccidere le cellule tumorali in modo più efficace.

“Il tumore è uno dei principali motivi di decesso tra chi ricevere un trapianto di reni, con i tassi di cancro che sono tre volte più alti in questo gruppo di pazienti rispetto alla popolazione generale”, sottolinea Rob Carrol,“I farmaci immunosoppressori che i trapiantati assumono per evitare il rigetto sono spesso alla base della mancata risposta immunitaria contro il tumore”.

Fonte: The Lancet Oncology 2022

19 luglio 2022
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