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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Tromboembolie venose ricorrenti. Al via ampio studio di fase III per edoxaban

immagine 31 ottobre - Più di 8.000 pazienti in 400 centri di ricerca in 38 nazioni nel mondo. Questi i numeri di Hokusai-VTE, trial per la sperimentazione di edoxaban in monosomministrazione giornaliera in pazienti con trombosi venosa profonda e/o embolia polmonare sintomatiche.
Sarà il più ampio trial clinico di fase 3 per la sperimentazione di edoxaban in monosomministrazione giornaliera per il trattamento e la prevenzione delle tromboembolie venose ricorrenti (TEV) in pazienti con trombosi venosa profonda (TVP) e/o embolia polmonare (EP) sintomatiche: lo studio Hokusai-VTE, per il quale Daiichi Sankyo ha annunciato oggi la conclusione dell’arruolamento, coinvolgerà più di 8.250 pazienti in 400 centri di ricerca in 38 nazioni nel mondo.
 
Tromboembolia venosa ricorrente è il termine che descrive la formazione di coaguli ematici all’interno di una vena o il successivo distacco del coagulo in un’arteria polmonare. La trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP) costituiscono due sottotipi di TEV. Si tratta di una delle cause maggiori di morbilità e mortalità al mondo: il 30% dei pazienti muore entro un mese dalla diagnosi e il 25% circa di quelli con EP va incontro a morte improvvisa. L’incidenza annuale è stimata in un range fra 1 e 3 ogni 1.000 individui al mondo: colpisce annualmente più di 750.000 pazienti in Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna, con una mortalità correlata di circa 370.000 individui. Negli Stati Uniti si stimano circa 900.000 eventi all’anno, sia fatali che non fatali, e circa 300.000 morti. Si stima inoltre che l’incidenza della TEV raddoppierà entro il 2050.
In aggiunta, il 30% circa di quelli affetti sperimenterà una recidiva di TVP/EP entro 10 anni dalla diagnosi iniziale.
 
Edoxaban è un nuovo anticoagulante orale in monosomministrazione giornaliera, che inibisce in modo specifico, reversibile e diretto il fattore Xa, importante fattore della cascata della coagulazione. “Una tappa fondamentale nello sviluppo di una nuova classe di anticoagulanti orali, inibitori del fattore Xa”, lo ha definito Harry Büller, direttore del Dipartimento di Medicina Vascolare dell’Academic Medical Center, Paesi Bassi e del board scientifico di Hokusai-VTE. “Ciò che rende lo studio Hokusai-VTE unico nel suo genere è l’obiettivo di rispecchiare la pratica clinica quotidiana attraverso una durata flessibile del trattamento”. 
Lo studio è stato infatti disegnato per prevedere un trattamento iniziale standard con eparina e una durata flessibile del trattamento di tre, sei o dodici mesi. Si tratta di uno studio clinico internazionale di fase 3, randomizzato, in doppio cieco e double dummy, a gruppi paralleli, nel quale la monosomministrazione giornaliera di 60mg di edoxaban verrà comparata con la terapia di controllo a base di warfarin (target INR 2-3). Il disegno dello studio consentirà ai ricercatori di valutare la risposta clinica di pazienti con un ampia gamma di rischi, inclusi i pazienti affetti da TVP e EP moderate o severe.
 
Il programma globale di trial clinici per edoxaban include anche ENGAGE AF-TIMI 48, uno studio clinico internazionale di fase 3, randomizzato, in doppio cieco e double dummy, a gruppi paralleli, che studia l’efficacia e la sicurezza di edoxaban versus warfarin nella prevenzione degli eventi di ictus ed embolia sistemica (SEE) in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare. ENGAGE AF-TIMI 48 è il più grande studio sulla fibrillazione atriale (FA), includendo più di 20.500 pazienti in 46 Paesi e più di 1000 centri di ricerca.
 
Ad oggi, Edoxaban è stato  autorizzato in Giappone per la prevenzione delle trombembolie venose in pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica maggiore, con il nome commerciale di Lixiana®. In tutte le altre nazioni edoxaban è nella fase 3 di sviluppo clinico.
 
31 ottobre 2012
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