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QS Edizioni - lunedì 6 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Vaccini antinfluenzali. Anifa: "Cala la fiducia degli italiani. La metà non ci crede"

immagine 21 novembre - Su una scala da 1 a 10, la fiducia media degli Italiani nella vaccinazione antinfluenzale è passata dal 5,5 del 2011 al 4,9 rilevato a novembre 2012. E' inoltre cresciuto il numero di chi, in caso di influenza, intende curarsi con “i rimedi della nonna” (dal 30 al 40%) o che dichiara che non farà nulla e aspetterà che il malanno passi da solo (dal 4,5 all’8%).
Cala la fiducia degli italiani nell’efficacia del vaccino antinfluenzale e aumenta la propensione ad affrontare l’influenza con i rimedi della nonna. E’ questa la fotografia scattata dall’Anifa, l’Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione, attraverso un’indagine realizzata su un campione rappresentativo della popolazione italiana che mette a confronto i dati dello scorso anno e quelli del 2012 rilevati sia a settembre – prima cioè dell’emergenza vaccini – sia a novembre.

Su una scala da 1 a 10, la fiducia media degli Italiani nella vaccinazione antinfluenzale è passata dal 5,5 del 2011 al 4,9 rilevato a novembre 2012. Non solo, rispetto a quanto rilevato dall’Anifa nel mese di settembre 2012, in solo due mesi è aumentata significativamente la percentuale di Italiani che intende ricorrere ai rimedi della nonna: si passa dal 30% rilevato a settembre a circa il 40% di novembre. Quasi raddoppiati gli Italiani che intendono non fare nulla e aspettare che i malanni passino da sé: erano il 4,5% a settembre del 2012 e aumentano all’8% nel mese di novembre. Il ricorso a rimedi alternativi e il non fare nulla, sono particolarmente accentuati tra le donne, un dato preoccupante se si considera che la donna da sempre è la custode della salute di tutta la famiglia.

“Malgrado i dati facciano registrare un calo di fiducia nei confronti della vaccinazione antinfluenzale, essa rimane l’unica forma sicura ed efficace di prevenzione dall’influenza, indicata in particolare per gli over 65 e per chi soffre di patologie croniche, respiratorie o cardiache nelle quali l’influenza può determinare complicanze” ha affermato Fabrizio Pregliasco, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli studi di Milano. “Occorre inoltre ricordare che, per attenuare i sintomi dell’influenza – febbre sopra i 38, tosse, mal di gola, scolo nasale, dolori muscolari, ecc. – si può ricorrere ai farmaci di automedicazione acquistabili in farmacia senza necessità di ricetta medica”.

“I farmaci di automedicazione, riconoscibili per il bollino rosso sorridente posto sulle confezioni, sono farmaci sicuri ed efficaci perché autorizzati dalle autorità sanitarie dopo anni di impiego clinico”, ha commentato il presidente dell’Anifa Stefano Brovelli. “Il nostro messaggio ai cittadini è di ricorrere ai farmaci di automedicazione in modo responsabile, con il consiglio del medico e del farmacista di fiducia, per alleviare i sintomi più fastidiosi dell’influenza, ricordando però che il vaccino resta l’unica arma efficace di prevenzione”.

L’Anifa ha quindi ricordato alcune semplici regole da seguire per un’automedicazione responsabile: ricorrere al consiglio del farmacista, consultare il proprio medico se i sintomi persistono per più di 3-4 giorni, attenersi alle istruzioni del foglietto illustrativo (che indica modi, tempi e dosi di impiego), conservare le confezioni conformemente alle istruzioni d’uso, controllare la data di scadenza e tenere i farmaci sempre fuori dalla portata dei bambini.
 
21 novembre 2012
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