La Corte Suprema indiana ha respinto il ricorso della Novartis finalizzato alla tutela brevettuale del suo farmaco anti-cancro Glivec. La decisione stabilisce anche un punto di riferimento per diverse dispute sulla proprietà intellettuale in India, dove molti farmaci brevettati sono considerati troppo costosi per la maggior parte dei suoi 1,2 miliardi di abitanti, il 40 per cento dei quali ha un reddito inferiore a 1 euro al giorno.
 
Il mercato farmeceutico dell'India è il 14° del mondo, ma ha una crescita annua del 13-14 per cento e un potenziale enorme in un momento in cui i mercati tradizionali stanno rallentando al loro crescita.
Dopo questa storica sentenza in molti osservano però che adesso le grandi multinazionali vorranno precise garanzie di tutela dei loro brevetti prima di commercializzare i loro nuovi prodotti in India.  
La battaglia legale di Novartis durava dal 2006 quando l'azienda svizzera decise di intentare causa contro un prodotto generico del "suo" Glivec. Nel 2009 perse la prima causa ed ora anche il ricorso. 
La motivazione della sentenza sta nel fatto che Glivec non è stato considerato un nuovo farmaco, ma una versione modificata di un composto noto. 

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