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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Dieta mediterranea. Paolisso (SIGG): "È un elisir di lunga vita. E agisce sulle cellule"

immagine 8 maggio - Analizzata la capacità di influenzare la telomerasi, l'enzima che permette di costruire i telomeri.  Un “orologio” che regola la senescenza cellulare impedendone l'accorciamento. Da qui il potente effetto anti aging della dieta mediterranea. Lo studio italiano su PLoS One.
Da sempre i paesi che si affacciano sul Mediterraneo si sono vantati di avere la migliore dieta, capace di allungare la vita e migliorare la salute. Ma il perché – a livello dei meccanismi biologici scatenati da questo regime alimentare – non era ancora stato spiegato. Oggi, uno studio pubblicato su PLoS One, condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna e Geriatria della Seconda Università di Napoli, ha dimostrato che frutta, verdura, legumi, cereali e pesce fresco agiscono anche direttamente sulle singole cellule impedendone il deterioramento. Proprio da questo deriverebbe il potente effetto antiaging della dieta mediterranea. 

 
Per dirlo, i ricercatori hanno coinvolto 217 anziani, suddividendoli in gruppi in base all'aderenza più o meno stretta alla dieta mediterranea e analizzandone quindi i globuli bianchi. “Abbiamo studiato i telomeri, la parte terminale dei cromosomi che sappiamo essere una sorta di”, ha spiegato Giuseppe Paolisso, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), a capo del team di ricerca. “A ogni divisione della cellula si accorciano fino ad arrivare a una soglia critica, oltre la quale non possono più diminuire; è a questo punto che parte il processo di senescenza cellulare. Sapevamo già che la dieta mediterranea si “oppone” all'accorciamento dei telomeri: siamo perciò andati a valutare i telomeri dei globuli bianchi dei partecipanti allo studio per capire se e soprattutto come l'alimentazione incida sulla loro lunghezza”.

 
I risultati mostrano chiaramente che una dieta equilibrata influenza l'attività della telomerasi, l'enzima che permette di “costruire” i telomeri impedendone l'accorciamento. “Il rapporto di causa-effetto è emerso chiaramente: tanto più i soggetti seguivano una dieta mediterranea, quanto più risultava attivo l'enzima – riprende Paolisso – Avere individuato che su questo “interruttore” cellulare agiscono i nutrienti di un'alimentazione sana e bilanciata, in cui siano abbondanti frutta, verdura, legumi, pesce fresco e cibi a basso contenuto di grassi, evidenzia il meccanismo che permette alla dieta di mediterranea di favorire la longevità ed è un'ulteriore prova della spiccata capacità antiaging della dieta mediterranea, che si può ormai ritenere un vero e proprio farmaco”.
 
Attenzione però, ha specificato Paolisso: “L'effetto si ottiene dal mix equilibrato dei diversi nutrienti, gli stessi vantaggi non sembrano raggiungibili attraverso integratori di minerali e vitamine, per quanto associati a ricreare il più possibile il “cocktail” che emerge da un'alimentazione sana”.
Esiste tuttavia una sostanza che agisce sulla telomerasi, attivandola: già in commercio negli Stati Uniti come integratore, è tuttora in sperimentazione clinica per valutarne con precisione gli effetti. “Per il momento, però, l'unico modo certo per rallentare l'invecchiamento è aderire ai principi della dieta mediterranea, portando in tavola ogni giorno piatti della nostra tradizione ricchi di nutrienti preziosi”, ha concluso.
8 maggio 2013
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