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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Stamina. A breve il documento degli esperti sul metodo

immagine 30 agosto - Potrebbe essere pronto già tra una settimana il documento con le valutazioni sul metodo Stamina elaborato dal comitato scientifico istituto presso l’Iss. Una volta finito sarà consegnato alla Ministra. Intanto Vannoni fa sapere che: “Se la sperimentazione del nostro protocollo non si farà la cosa non mi dispiace”.
Non c’stata nessuna dichiarazione, nessun comunicato o nota ufficiale, però il lavoro del Comitato scientifico per la valutazione del metodo Stamina, istituto presso l'Istituto Superiore di Sanità, ovvero la stesura di un elaborato tecnico-scientifico sulla metodica a base di cellule staminali potrebbe essere pronto già tra una settimana.
 
A quel punto il documento verrà consegnato alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin a cui spetterà divulgare le conclusioni a cui è giunto il Comitato.
 
Tempi brevi dunque e massimo riserbo. Questa la linea di condotta stabilita dal gruppo di esperti al termine  della prima riunione. Riunione a porte chiuse presieduta da Fabrizio Oleari, presidente dell'Iss, con all'ordine del giorno questioni come la scelta delle malattie che dovrebbero rientrare nella sperimentazione e i centri in cui fare la sperimentazione stessa.
 
Da parte dei membri del Comitato scientifico c’è il massimo riserbo, nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa se non per ribadire che l’unica “che può parlare del metodo Stamina è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin”.
 
Dal canto suo Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti, si è limitato a parlare di un generico “work in progress”. Alla domanda dei cronisti: “La sperimentazione partirà?", è seguito il silenzio.
 
Dal canto suo Davide Vannoni, presidente della Fondazione Stamina, ha fatto sapere che "se la sperimentazione del nostro protocollo non si farà la cosa non mi dispiace. Così come stanno andando i fatti non c’è trasparenza. Ho consegnato il protocollo standardizzato, ma se il ministero della Salute si vuole sottrarre non è un problema”. 
30 agosto 2013
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