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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Infezioni ospedaliere. Anche lo stetoscopio è a rischio. Uno studio svela perché

di Maria Rita Montebelli
immagine 27 febbraio - Non sono solo le mani sporche degli operatori sanitari ad esporre al rischio di trasmissione delle infezioni. Uno studio svizzero pubblicato sul giornale della Mayo Clinic rivela che i batteri si annidano soprattutto sul diaframma dello stetoscopio. Che andrebbe quindi disinfettato da un paziente all’altro
Il maggior veicolo di trasmissione delle infezioni batteriche ospedaliere, è noto, sono le mani non lavate degli operatori sanitari. Ma forse c’è qualcosa che potrebbe far vacillare il triste primato delle mani sporche ed è il fonendoscopio.
Una ricerca degli Ospedali Universitari di Ginevra che sarà pubblicata sul numero di marzo di Mayo Clinic Proceedings ha messo a confronto il livello di contaminazione batterica delle mani dei medici e dei loro stetoscopi.
 
Considerando che gli stetoscopi vengono utilizzati più volte al giorno, venendo a diretto contatto con la cute del paziente – hanno pensato i ricercatori svizzeri – potrebbero albergare svariate migliaia di batteri, compreso l’MRSA, ‘saliti a bordo’ da un paziente all’altro. “Abbiamo pensato dunque – sostengono i ricercatori svizzeri - che per questo motivo gli stetoscopi rappresentano dei potenziali importanti veicoli di trasmissione. Da un punto di vista del controllo delle infezioni e delle prospettive di sicurezza dunque, gli stetoscopi andrebbero considerati come un’estensione delle mani del medico ed andrebbero dunque disinfettati da un paziente all’altro”.
 
Lo studio è stato effettuato su 71 pazienti esaminati da 1-3 medici che indossavano guanti sterili e uno stetoscopio sterilizzato. Alla fine dell’esame, è stata presa in esame la concentrazione batterica presente in due parti dello stetoscopio (il diaframma e il tubo) e in quattro zone delle mani dei medici (punta delle dita, eminenza tenar e ipotenar, dorso delle mani). Il diaframma dello stetoscopio è risultato la regione più pesantemente contaminata da stafilococchi MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente) dopo aver visitato pazienti colonizzati da questi batteri. Per quanto riguarda le mani, come prevedibile, la regione più contaminata è risultata la punta delle dita.
Questo è il primo studio in assoluto ad aver messo a confronto diretto al contaminazione degli stetoscopi con quella delle mani del medico. Il take home message che arriva da Ginevra è dunque: medici ricordatevi di disinfettare lo stetoscopio da un paziente all’altro.
 
“Contamination of Stethoscopes and Physicians’ Hands After a Physical Examination,” by Yves Longtin, MD; Alexis Schneider, MD; Clément Tschopp, MD; Gesuèle Renzi, MS; Angèle Gayet-Ageron, MD, PhD; Jacques Schrenzel, MD; and Didier Pittet, MD, MS (DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.mayocp.2013.11.016). Mayo Clinic Proceedings, Volume 89, Issue 3 (March 2014)
 
Maria Rita Montebelli
27 febbraio 2014
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