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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Endometriosi. Domani la prima Giornata mondiale. Lorenzin: "Alle Regioni 15 milioni di euro"

immagine 12 marzo -  Il Ministro della Salute ha specificato che si tratta di risorse vincolate per consentire alle Regioni di sviluppare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da malattie cronico invalidanti tra cui l’endometriosi”. La malattia in Italia colpisce tre milioni di donne e in 3 o 4 casi su 10 causa infertilità.
Malattia cronica e complessa, l’endometriosi è una patologia molto diffusa, che può incidere sulla qualità della vita e in ben 3 o 4 donne su 10 può comportare anche l’infertilità. Domani si celebra la prima Giornata mondiale per l’Endometriosi, in occasione della quale il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato:
 
“L’Endometriosi è una patologia cronica di cui soffrono, in Italia, circa tre milioni di donne, in Europa 14 milioni ed è causa di circa il 30-40% dei casi di infertilità femminile. Purtroppo riconoscerla  non è facile e spesso ci si rivolge al medico quando la sintomatologia diviene quasi insostenibile  a causa del dolore che questa malattia provoca. Nelle forme più gravi può diventare invalidante sia fisicamente che psicologicamente con gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è colpito.
 
Sono molto vicina alle donne che affrontano ogni giorno questa malattia e con miei uffici abbiamo elaborato nell’ultimo accordo sugli Obiettivi di Piano una linea progettuale, approvata dalla Conferenza Stato Regioni, diretta proprio all’implementazione di percorsi diagnostico-assistenziali e di supporto per migliorare la vita delle donne affette da malattie croniche invalidanti della sfera uro-genitale, tra le quali anche l’endometriosi. Allo scopo è stata vincolata la somma di 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare specifici progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da queste malattie. Occorre infatti una presa in carico globale delle donne affette da endometriosi ed è fondamentale  l'integrazione degli interventi per una stessa paziente e il coordinamento fra soggetti, strutture e servizi, secondo la modalità di rete e in un’ottica multidisciplinare, che coinvolga più figure specialistiche.
 
È necessario, quindi, costituire una Rete sanitaria ben coordinata che veda da un lato i Centri di eccellenza, dall’altro i Servizi sanitari territoriali. Spetta ai Medici di Medicina Generale o ai Servizi territoriali, cui la donna si rivolge, individuare tempestivamente la patologia, indirizzando così la paziente allo specialista ginecologo per una conferma diagnostica e per la sua successiva gestione, avvalendosi anche dei Centri di Alta Specializzazione. La Rete diagnostico-terapeutica dovrà accompagnare la donna in tutto il suo percorso in modo costante e continuato. È fondamentale, quindi, prevedere la formazione e l’aggiornamento di tutte le figure professionali a vario titolo coinvolte in quanto è una malattia che va riconosciuta e trattata con speciale sensibilità da parte di operatori sanitari adeguatamente formati. Al fine di migliorare la conoscenza epidemiologica sull’endometriosi, sui relativi accertamenti diagnostici e sui trattamenti terapeutici adottati, il Ministero sta inoltre provvedendo all’istituzione di un Registro nazionale che si avvarrà di Registri e Osservatori regionali sulla patologia, già realizzati in alcune Regioni”.
12 marzo 2014
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