toggle menu
QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Cancro. Il colesterolo ‘sospettato’ di giocare un ruolo nell’attivare alcuni tumori

di Viola Rita
immagine 17 luglio - Legandosi alla proteina Dishevelled, un po’ come un primo ‘interruttore’, il colesterolo potrebbe favorire l’attivazione di un percorso biologico che è collegato allo sviluppo del tumore. Il risultato potrebbe fornire una spiegazione del perché il colesterolo elevato aumenta il rischio di cancro, afferma il principal investigator dello studio, aprendo nuove prospettive di studio per affrontare il problema
Un po’ come in una reazione a catena, il colesterolo sembra legarsi con una determinata proteina, che a sua volta attiva un percorso biologico posto in relazione con l’insorgenza del cancro. Dunque, oltre a poter causare disturbi cardiovascolari, il colesterolo potrebbe giocare un ruolo nell’attivazione di alcuni tumori. Ad affermarlo, oggi, è un gruppo di ricercatori della University of Illinois at Chicago (UIC), che ha pubblicato lo studio su Nature Communications (Reng Shen et al., 'Cholesterol selectively activates canonical Wnt signalling over non-canonical Wnt signalling', Nature Communications 5, Article number:4393doi:10.1038/ncomms5393)
 
"La nostra ricerca mostra un nuovoruolo regolatore per il colesterolo, e inoltre presenta un emozionante nuovo bersaglio terapeutico per arrestare la via di segnalazione Wnt e per trattare o prevenire il cancro", ha dichiarato Wonhwa Cho, professore di chimica presso l’Università UIC e principal investigator della ricerca.

In pratica, lo studio mette in luce un possibile collegamento del colesterolo e la proteina chiamata Dishevelled, coinvolta nella ‘via di segnalazione Wnt’, un processo biologico in cui si attivano diverse altre proteine: si pensa che l’iperattività di questa ‘via’ sia uno dei principali determinanti dello sviluppo del tumore.
La proteina Dishevelled è coinvolta sia nella via di segnalazione Wnt ‘canonica’ che in quella non canonica, che gioca un ruolo in processi quali il moto o l’organizzazione cellulare.
Un po’ come una sorta di interruttore sulla via, dunque, quando il segnale raggiunge Dishevelled, viene diretto lungo la Wnt canonica oppure lungo la Wnt non canonica.
Finora, non si conosceva nessun fattore che regola l’attivazione di una via piuttosto che di un’altra, ha affermato il Professor Cho: “quando ci siamo resi conto che il colesterolo era in grado di legarsi specificamente a Dishevelled, ci siamo chiesti quale delle vie di segnalazione potesse essere attivata dal colesterolo”.
I ricercatori hanno osservato che una volta che il colesterolo si lega alla proteina, il segnale prosegue lungo la via canonica Wnt, un percorso che promuove la crescita e la divisione cellulare e che viene messo in relazione con lo sviluppo di alcuni tipi di tumore (tra cui melanoma, cancro alla mammela, al polmone e al colon). Senza il colesterolo questo processo non potrebbe avere luogo, affermano i ricercatori.

Inoltre, essi hanno notato che aumenti ben localizzati del colesterolo all’interno della membrana cellulare sembrano promuovere selettivamente la Wnt canonica piuttosto che quella non canonica: un risultato – afferma Cho – che potrebbe spiegare perché il colesterolo elevato aumenta il rischio di tumore
"Sappiamo che cose come le diete ad alto contenuto di grassi, che aumentano i livelli di colesterolo, sono stati collegati ad una elevata incidenza di cancro", ha concluso il professor Cho. "La nostra ricerca fornisce un meccanismo che spieghi in che modo il colesterolo promuove percorsi che conducono al cancro".
 
La ricerca è stata finanziata dai National Institutes of Health e dal National Research Foundation della Corea.

Viola Rita
17 luglio 2014
© QS Edizioni - Riproduzione riservata