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QS Edizioni - mercoledì 15 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Fine della discussione: il vaccino pandemico è efficace

immagine 12 gennaio - Uno studio europeo, a cui ha preso parte anche l’Istituto superiore di sanità, dimostra l’efficacia del vaccino. Ha protetto i vaccinati nel 70% dei casi.
Uno studio multicentrico dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) coordinato in Italia dall’Istituto superiore di sanità mette fine alla diatriba e ai dubbi che lo scorso anno ha accompagnato l’arrivo del vaccino pandemico.
Il vaccino, infatti, è stato efficace nel 70% dei casi.
“I dati dello studio - ha affermato il presidente dell’Iss Enrico Garaci – hanno dimostrato che il vaccino pandemico è stato in grado di proteggere oltre il 70% delle persone vaccinate e ribadisce l’importanza degli interventi vaccinali, in particolare rappresenta un’ulteriore conferma dell’efficacia del vaccino contro l’influenza pandemica, a suo tempo ingiustamente criticato, fornendone una valutazione sul campo”.
Lo studio, pubblicato su PlosMedicine, nasce dal progetto I-MOVE (Influenza monitoring of vaccine effectiveness in Europe) i cui dati, raccolti durante la stagione 2009/2010, hanno dimostrato che il vaccino pandemico è risultato efficace soprattutto tra le persone con meno di 65 anni (78,4%) e senza patologie croniche (73%). Lo studio di tipo caso-controllo effettuato in 7 Paesi europei (Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania, Spagna, Ungheria) si è basato su una rete di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
L’Italia è stata coinvolta attraverso il Centro di Epidemiologia Sorveglianza e promozione della Salute (CNESP), il Dipartimento Malattie infettive Parassitarie e Immunomediate (MIPI) e un gruppo di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta delle regioni Campania, Toscana e Piemonte.
Sono stati inclusi nello studio osservazionale, attraverso un tampone faringeo, quei pazienti che consultavano il medico di famiglia per sindrome influenzale. “Lo studio si è avvalso della rete INFLUNET - ha illustrato Stefania Salmaso, direttore del CNESP - già consolidata e operante in Italia da più di 10 anni, confermando l’importanza di disporre di sistemi di sorveglianza continui che possono essere utilizzati anche per studi di efficacia”. Un soggetto è stato considerato vaccinato se il vaccino era stato somministrato almeno 14 giorni dall’inizio dei sintomi e non vaccinato se il vaccinato non era stato somministrato o era stato somministrato meno di 15 giorni prima dall’inizio dei sintomi influenzali. L’efficacia vaccinale è stata valutata anche nei soggetti vaccinati entro 8 giorni dai sintomi, tra gli 8 e i 14 giorni e in quelli vaccinati oltre 14 giorni, comparando i dati con coloro che non erano stati mai vaccinati. Lo studio ha riguardato 3 gruppi di persone per classi d’età: meno di 15 anni, tra i 15 e i 64, più di 65 anni e un gruppo di persone con patologie croniche. Nella fase finale della pandemia i risultati hanno rilevato una protezione del vaccino con efficacia compresa tra il 65 e il 100% a seconda dei gruppi d’età analizzati.
“Questo studio dimostra l’importanza della rete di collaborazione tra gli stati europei per la valutazione dei vaccini “, ha affermato Bruno Ciancio dell’ECDC, responsabile dello studio e ideatore del network. “I risultati ottenuti sono particolarmente importanti in questo momento in cui si osserva in Europa una predominanza del virus AH1N1 e la vaccinazione col vaccino stagionale 2010-2011 offre un’alta protezione contro l’attuale tipo d’influenza”.
Lo studio verrà ripetuto anche durante l’attuale stagione influenzale allo scopo di verificare se gli stessi buoni risultati possono essere osservati anche con i vaccini stagionali trivalenti. 
12 gennaio 2011
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