Jia Zhong e colleghidellaHarvard School of Public Health, Boston (Usa) insieme a
Laura Cantone e
Letizia Tarantini dell’Università di Milano hanno dunque esplorato l’ipotesi che la metilazione della proteina
Toll-Like Receptor 2 (TLR2), un processo epigenetico reversibile in grado di influenzare l’immunoregolazione, potesse essere in grado di modificare l’effetto dell’esposizione al particolato sulla variabilità della frequenza cardiaca. A questo proposito hanno valutato l’effetto dei flavonoidi e dell’acido folico assunti con la dieta sulla metilazione della TLR2.
La ricerca ha dimostrato che l’ipermetilazione della TLR2 conferisce una vulnerabilità ad un’aumentata variabilità della frequenza cardiaca, dopo esposizione all’aria inquinata da particolato.
Al contrario, nei soggetti che seguivano una dieta ricca di flavonoidi invece questo fenomeno è risultato decisamene ridotto, probabilmente perché queste sostanze regolano la metilazione di TLR2, una proteina presente sulla superficie di alcune cellule e che ha il compito di individuare sostanze estranee e di segnalarle alle cellule del sistema immunitario.
Gli autori concludono dunque che i flavonoidi rappresentano uno scudo contro le malattie cardiache legate all’inquinamento poiché modulano la risposta immunitaria dell’organismo.
Maria Rita Montebelli