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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Scienza e Farmaci

HIV. Sì della Commissione UE a etravirina e darunavir per bambini e adolescenti

immagine 27 gennaio - Autorizzata l'estensione dell’indicazione di etravirina per bambini e adolescenti, pretrattati e in associazione ad altri farmaci. Sì anche alla nuova formulazione in sospensione orale di darunavir, per facilitare la somministrazione per i più piccoli e le persone con problemi di deglutizione
Due novità per il trattamento dell’HIV in ambito pediatrico: la Commissione Europea ha approvato un’estensione dell’indicazione di etravirina, per i bambini pretrattati con età compresa tra i 6 e i 17 anni; il farmaco è indicato in associazione ad un inibitore della proteasi potenziato e ad altri antiretrovirali. Inoltre, è stata resa disponibile la formulazione in sospensione orale di darunavir, per facilitare la somministrazione ai bambini e a chi avesse problemi di deglutizione. Ad annunciarlo l’azienda farmaceutica Janssen, appartenente al Gruppo Jhonson & Jhonson, che sottolinea come questo passo individui “due fondamentali tappe nella lotta all’infezione da HIV, in particolare per la popolazione pediatrica”.
 
Nel caso dell’etravirina, la decisione della Commissione Europea è stata presa in base ai risultati dello Studio PIANO, il quale è il primo ad aver dimostrato efficacia e tollerabilità di etravirina nei bambini e negli adolescenti. Il farmaco, in compresse idrosolubili da 200mg, può inoltre essere sciolto in acqua (o in alternativa nel succo d’arancia o nel latte), rendendo così più agevole l’assunzione da parte dei bambini e di chi avesse problemi di deglutizione.
 
Per quanto riguarda la sospensione orale di darunavir, oggi in Europa questa nuova soluzione orale - sottolinea la Janssen - soddisfa un’importante esigenza nel trattamento di pazienti pediatrici e adolescenti con infezione da HIV: in particolare, la formulazione è indicata per pazienti pediatrici, pretrattati con antiretrovirali, di età compresa tra i 3 e i 17 anni e con un peso corporeo di almeno 15 chilogrammi.
“Grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo”, spiega Janssen, “l’azienda è riuscita ad offrire trattamenti altamente efficaci destinati ai pazienti sieropositivi, migliorandone l’aspettativa e la qualità della vita”.
27 gennaio 2015
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