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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Mylan acquisisce la divisione di Abbott dedicata ai farmaci equivalenti

immagine 3 marzo - Si tratta dell'area riguardante i prodotti che hanno perso il brevetto, i cosiddetti 'branded generics'. L'accordo prevede prodotti che si collocano in una variegata gamma di aree terapeutiche: Cardio/Metabolica; Gastrointestinale; Antinfettiva/Respiratoria; Sistema nervoso centrale/Dolore; Salute femminile e maschile.
Mylan ha acquisito la divisione di Abbott dedicata ai farmaci equivalenti a marchio (ossia i prodotti che hanno perso il brevetto, i cosiddetti branded generics) nei mercati ad economia matura, ad esclusione degli Stati Uniti. Grazie a questa acquisizione Mylan ha ora quasi 30.000 dipendenti nel mondo.

L'accordo apre nuovi canali di distribuzione a Mylan per l'introduzione di prodotti importanti, come farmaci respiratori e biosimilari. Mylan offre già oltre 1.300 prodotti all'interno di una vasta gamma di aree terapeutiche e l'accordo con Abbott aggiunge altri 100 farmaci. Si tratta di equivalenti a marchio, specialistici e da banco, che si collocano all’interno delle seguenti aree terapeutiche: Cardio/Metabolica; Gastrointestinale; Antinfettiva/Respiratoria; Sistema nervoso centrale/Dolore; Salute femminile e maschile.

L'acquisizione di Abbott estende inoltre la copertura geografica nei mercati più importanti al di fuori degli Stati Uniti. La transazione raddoppia approssimativamente il fatturato di Mylan in Europa rafforzando la presenza in Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Portogallo. Verranno più che raddoppiati anche i ricavi di Mylan in Canada e Giappone, con un incremento del business in Australia e Nuova Zelanda.

“Questa operazione migliora in modo significativo la nostra capacità di perseguire ulteriori opportunità altamente strategiche – ha commentato Heather Bresch, Ceo di Mylan - Queste nuove attività si baseranno sulla nostra eccezionale piattaforma globale esistente e sulla capacità della nostra azienda di fornire a sette miliardi di persone l'accesso alla medicina di alta qualità. Non solo questa operazione rafforzerà il nostro profilo finanziario, ma migliorerà significativamente la nostra presenza e piattaforma commerciale nelle nostre grandi aree geografiche non statunitensi”.
 
3 marzo 2015
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